Notificata al Comune di Valguarnera, nelle persone della sindaca Francesca Draià, del Responsabile dei servizi finanziari, del Segretario comunale e del Presidente del consiglio, una nuova diffida ad adempiere per la mancata approvazione degli schemi di Rendiconto di esercizio 2022 e di Bilancio di Previsione 2023-2025.
Ad inviarla il commissario ad acta nominato dalla Regione siciliana Daniela Leonelli, insediatasi nell’ottobre scorso e che invita improrogabilmente l’Amministrazione comunale ad approvare in via definitiva gli schemi dei due strumenti finanziari entro e non oltre il 12 febbraio 2022: “con l’avvertenza- scrive il commissario- che in caso di ulteriore inadempienza gli schemi dei due documenti contabili saranno adottati dallo scrivente commissario ad acta in via sostitutiva, in data 13 febbraio alle ore 11,00 presso la sede comunale”.
Un ultimatum quindi a tutto tondo, senza più alcun indugio. Si tratta in sostanza della seconda
diffida e se la prima poteva essere considerata di routine, quest’ultima appare perentoria. La prima diffida era stata comminata in data 19 gennaio con scadenza fissata al 31 gennaio. Termine entro il quale la
Giunta avrebbe dovuto approvare i due strumenti finanziari, dopo averli rimodulati sulla base delle anomalie segnalate dal Collegio dei revisori dei Conti, sottoporlo ancora al responso dello stesso collegio e trasmetterlo al Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva.
Ma i termini concessi tuttavia non sono bastati, considerato che il responsabile dei servizi finanziari il 25 gennaio scorso aveva chiesto al commissario una ulteriore proroga per delle criticità rilevate nella redazione del Bilancio, in particolare sul riaccertamento dei residui attivi e passivi, criticità che avrebbero influenzato il risultato di gestione. La dottoressa Leonelli ha concesso una ulteriore
proroga che scade l’8 febbraio, con l’avvertenza, come abbiamo accennato, che in caso di successiva inadempienza sarà lei stessa ad approvarlo il 12 febbraio alle ore 11.
C’è da dire che mentre nel resto del territorio nazionale la disciplina vigente prevede lo scioglimento dell’organo inadempiente, in Sicilia, nella fattispecie, nonostante diverse sentenze contrastanti, l’omessa approvazione del rendiconto di gestione non comporta alcuna estrema conseguenza, ma tuttavia secondo un recente pronunciamento del CGA: “ la mancata approvazione può assumere rilevanza centrale sul piano dell’andamento gestionale e di bilancio e della salvaguardia degli equilibri finanziari nell’anno di riferimento” e costituisce “un evento di assoluta gravità per le conseguenze che esso comporta sulla corrente gestione finanziaria di un qualunque ente pubblico, conducendo alla susseguente irregolarità della sua azione amministrativa e, talvolta, fino alla completa paralisi”.
Rino Caltagirone