L’arresto del medico di Enna, accusato di violenza sessuale ai danni di una ragazzina di 14 anni, ha causato sgomento in città. Ed è iniziata la “caccia” al nome, infatti nelle chat di WhatsApp e sui social uno degli argomenti è proprio l’identità del presunto violentatore, le cui generalità, per legge, vanno protette soprattutto per la tutela della minorenne, la vittima al centro di questa drammatica vicenda che, comunque, dovrà passare al vaglio di un giudice, quando e se sarà istruito un procedimento giudiziario.
“Ma è vero che è lui? Quel medico che è stato arrestato?”, “Certo che se è lui.., ” sono le tre domande e le considerazioni che ad Enna si pongono in tanti, di certo qualche nome circola ed è come un passaparola.
In settimana, non è ancora chiaro il giorno, ci sarà l’interrogatorio di garanzia davanti allo stesso giudice per le indagini preliminari del Tribunale che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare. L’indagato è ai domiciliari e nel corso della sua deposizione potrà rispondere alle domande del giudice e fornire la sua versione dei fatti, tra cui il rigetto delle accuse che gli vengono mosse dalla polizia e dai magistrati della Procura di Enna, titolare del fascicolo di inchiesta.
“All’indagato è stata contestata anche l’aggravante di avere commesso tali delitti con abuso di autorità, trattandosi di un professionista del settore medico al quale la minore era stata affidata in cura” spiegano dalla Questura di Enna, i cui agenti hanno condotto le indagini.
Le indagini hanno avuto inizio a seguito della segnalazione dell’istituto scolastico frequentato dalla minore: una delle insegnanti avrebbe avvertito il malessere della ragazzina e così il caso è finito nelle mani delle forze dell’ordine.