Arrivano cifre da capogiro da AcquaEnna, la società che ha le tariffe tra le più care d’Italia, 3,5- 4 euro circa a metro cubo, ma anche per il differimento delle fatture divenute ormai un’abitudine per l’azienda
ennese. E scoppia la bufera social.
Un utente valguarnerese si è visto recapitare in questi giorni una fattura di euro 475, di solo acconto per il periodo, 1 gennaio 2023- 31 agosto 2023, da pagare in due soluzioni: la 1^ rata di 237,83 entro il 29 dicembre (termine già scaduto) e la 2^ entro il 29 gennaio per lo stesso importo. Un altro utente si lamenta di una fattura di 600 euro, pagabile sempre in due soluzioni e col primo pagamento anch’esso scaduto. “Ma a pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina!”, amava dire qualche decennio addietro Giulio Andreotti.
Perché- in tanti si chiedono- si fattura con tanto ritardo e con richieste di pagamento differito di 8
mesi, che mettono in difficoltà l’utenza? E’ mancanza di personale, di problemi tecnici di fatturazione o di cos’altro che la gente ignora? E ritiene strana tale strategia aziendale, considerato che ormai tutte le
compagnie elettriche, telefoniche, idriche e di servizi, fatturano con cadenza bimestrale se non mensile. AcquaEnna invece, fattura 2-3 volte l’anno.
Ritornando invece al caro tariffe, Enna -secondo i dati dell’osservatorio prezzi e tariffe di “cittadinanzattiva”, anno 2022, è stata censita come la 7^ provincia più cara d’Italia, con 754 euro di spesa annua, dopo Frosinone, Grossetto, Arezzo, Pisa, Livorno e Firenze, inserendola quindi con pieno titolo, nella top ten dei servizi idrici più costosi d’Italia. Di converso le città meno care, per l’anno 2022, sono risultate Isernia con 174 euro annue e Milano con 183.
Ma come detto, in Provincia di Enna non solo la gente si lamenta da sempre del caro bollette ma adesso anche del pagamento differito. Differimento che costituisce al momento di arrivo della bolletta un
vero e proprio salasso, in particolare nelle fasce più deboli. E sui social non si parla d’altro. “E’ possibile- scrive via social F.R.- che nessuno controlli AcquaEnna? Le tariffe sono alle stelle, ma cosa fa la
politica, considerato che il caro acqua sta diventando una bomba sociale?”. “Siamo tutti buoni a lamentarci su facebook, ma mai a scendere in piazza -scrive S.P.- “Ho chiamato nei mesi scorsi più volte
AcquaEnna per farmi inviare le bollette, onde evitare poi assurdi pagamenti, mi hanno risposto che ancora dovevano fatturare il 2023, eccomi adesso accontentata, con 500 euro da pagare-scrive S.B.
“Sono veramente agghiaccianti gli importi che stanno arrivando in questi giorni, la gente non può più campare e per giunta richiedono adesso 8 mesi arretrati”. “Ne prendo 600 di pensione, come faccio ad
andarne a pagare 400 di sola acqua? Si chiede V.P. La gente insomma, non a torto, è arrabbiata nera e tutti oltre a chiedere spiegazioni all’Ente ennese si aspettano una risposta dalla politica.
Rino Caltagirone
Foto tratta da laleggepertutti.it