Un medico di 29 anni si è tolto la vita questa sera dopo aver ingerito dei farmaci mentre si trovava all’interno dell’autodromo di Pergusa.
Il professionista, che è residente ad Enna, non è morto nei minuti successivi all’assunzione della sostanza, anzi, secondo quanto emerge da una prima ricostruzione della polizia e dei carabinieri, che hanno in mano le indagini, sarebbe stato lui stesso a chiedere soccorso.
Forse, avrebbe avuto un ripensamento e così sono arrivati i vigili del fuoco ed il personale del 118 che hanno impiegato del tempo prima di rintracciare l’uomo. Quando lo hanno visto, c’era poco da fare, il suo cuore aveva cessato di battere.
Nei giorni scorsi una tragedia analoga si è verificata a Gagliano: un 18enne, stando ad una prima ricostruzione, Si sarebbe lanciandosi da una altezza ragguardevole, dalla ringhiera di piazza Nino Grippaldi, secondo alcune testimonianza. Le lesioni riportate non gli avrebbero consentito di vivere, del resto sono stati inutili i tentativi dei soccorritori di tenerlo aggrappato alla vita.
Non si conoscono ancora le ragioni del drammatico gesto ma resta la tragedia per la famiglia e gli amici che ieri hanno tributato l’ultimo saluto in occasione del funerale.
Al rito funebre hanno preso parte tantissime persone. Gli amici lo hanno portato a spalla fino al luogo del suicidio. Molti si sono recati fin lì in sella ai ciclomotori e c’era pure quello del 18enne: tutti quanti hanno dato gas per fare rumore e salutare così il loro amico. Il sindaco di Gagliano, Giuseppe Baldi, ha proclamato il lutto cittadino in segno di cordoglio della propria comunità.