Enna-Cronaca

Venezia, “Area interna e Provincia convivranno, Enna? Satellite di Caltanissetta”

Tra i tanti temi che animano il dibattito politico nell’Ennese c’è certamente il ritorno delle Province. Mancano ancora dei passaggi normativi prima che l’ente, affondato dal Governo Crocetta, possa tornare come un tempo ma in quest’arco temporale tra i Comuni e la Regione sono sorte delle nuove iniziative, come le Unioni dei Comuni.

Tra le più importanti c’è certamente l’Area interna di Troina, che riunisce 14 Comuni. Tra i “padri” fondatori c’è l’ex sindaco di Troina, Fabio Venezia, parlamentare regionale del Pd, a cui abbiamo chiesto di capire in che modo e se mai potranno convivere due realtà, come la Provincia e l’Area interna di Troina.

Senta, non è che i due enti rischiano di confliggere?

A mio parere, no. C’è stata un’attività di programmazione che ha riconosciuto una area interna nel cuore della Sicilia. Ne erano state varate già 5, tra cui quella tra Centuripe, Biancavilla e Paternò, una nei Nebrodi, una nelle Madonie, una nell’area dei monti Sicani ed infine nel Calatino. Noi, come territorio, ennese, restammo esclusi pur essendo una zona sensibile, marginale, con un galoppante effetto spopolamento. Non vorrei che adesso possa rappresentare un problema. Che facciamo: sciogliamo l’Area interna di Troina e liberiamo risorse economiche che andranno in altri territori?

Insisto, con la Provincia come la mettiamo, quando ci sarà?

Intanto, va detto che allo stato non c’è la Provincia. Ma voglio approfondire il tema: non è che c’è solo l’Area interna di Troina. Centuripe è finita con l’area del Simeto, 4 Comuni della zona sud sono confluiti in un contenitore con Niscemi, Licata ed Agrigento, e poi Enna, che è diventata satellite di Caltanissetta.

L’Area Interna di Troina fa la voce grossa…

Ci sono 14 Comuni di una precisa area territoriale che si è ritagliata una certa leadership sia per il suo attivismo sia per la sua identità e questo la rende autonoma e non colonia di altri. Questo è un  punto di forza.

Ipotizziamo che domani sarà istituita la Provincia di Enna…

L’Area interna lavorerà con la Provincia, peraltro voglio dire che il mio primo disegno di legge presentato verteva sull’elezione della Provincia, ente a cui credo. L’esperienza delle Unioni in Sicilia è importante che non vada dispersa ed in ogni caso le competenze sono diverse rispetto a quelle di cui si occuperebbe la Provincia.

Faccia un esempio…

Prendiamo la Polizia municipale: supponiamo che in Comune ci sia una festa religiosa o una manifestazione di altro tipo che avrà effetti sulla viabilità e sulla sicurezza dei cittadini. Il sindaco di quel Comune avrà bisogno di maggiori risorse, per cui gli altri colleghi dell’Area interna darebbero il loro contributo, inviando propri agenti di Polizia locale.

Oppure, prendiamo i servizi legati al trasporto scolastico per gli studenti fuori sede. Invece che impegnare il personale di ogni singolo Comune, con evidenti problemi di organico, si potrebbe creare un ufficio tra tutti i 14 Comuni dell’Area. Stessa cosa per la predisposizione delle gare d’appalto.

E la Provincia?

La Provincia avrà altri ruoli: programmerà, tanto per fare un esempio, le operazioni industriali sul Dittaino, si occuperà delle opere strategiche sulla viabilità, delle scuole superiori. Del resto, l’Unione delle Madonie, comprendente 26 Comuni, dialogano con la Città metropolitana di Palermo. Vuol dire che è possibile convivere ma con competenze diverse.

Gaetano Scariolo

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Gaetano Scariolo