La Città universitaria ed il futuro incerto della Pascoli
Enna-Cronaca - 15/01/2024
Sul futuro della scuola media Pascoli l’anno nuovo è iniziato con la medesima incertezza registratasi alla fine dell’anno 2023. Ancora oggi la comunità scolastica è all’oscuro del crono programma allegato all’accordo-quadro che il Comune ha sottoscritto con l’Università Kore per la creazione della “Città Universitaria”. A fronte di un dato pressoché certo – la destinazione dell’immobile Pascoli al corso di laurea in scienze motorie – si sconoscono del tutto i tempi entro cui dovrebbe avvenire tale insediamento. E, ancor di più, si sconosce la destinazione delle classi della scuola media Pascoli.
Le possibili destinazioni
Si inseguono voci sull’uso della scuola Valverde, ritornata nel pieno possesso del Comune dopo il contenzioso con l’ex Provincia, sull’uso della scuola S. Onofrio, raggiungibile solo con i droni, su un uso più costipato della scuola S. Chiara e anche sull’improbabile uso dell’immobile dell’ex ospedale Umberto I°. Un ginepraio di ipotesi, alcune delle quali bizzarre, causate dall’assenza di adeguata informazione che gli attori istituzionali dovrebbero assicurare alla comunità scolastica, soprattutto in questi giorni in cui le scuole sono impegnate nelle attività di orientamento e preiscrizione scolastica.
Il ruolo di Enna nello scacchiere istituzionale
Intanto il tempo, che scorre inesorabilmente ed incurante delle defaticanti riunioni tra le diverse Istituzioni a vario titolo coinvolte (Comune, Università Kore, Dirigenza scolastica Santa Chiara, Ufficio scolastico) diventa il nemico principale di una città che dopo avere perduto l’autorevolezza del capoluogo di provincia rischia di pure di essere bullizzata dalla neo costituita Unione di Comuni “Area Interna di Troina” che, peraltro, è stata inserita dal Dipartimento della programmazione della Regione siciliana nel Forum
del Partenariato per il ciclo di programmazione 2021/2027. Un ulteriore riconoscimento istituzionale
verso un modello associativo dei Comuni chiamato a promuovere politiche di area vasta per i territori interni e centrali della Sicilia in luogo di un Libero consorzio comunale che esiste solo nell’impolverata carta intestata.
Massimo Greco