Monta la rabbia degli utenti dopo che Siciliacque ha comunicato l’interruzione del servizio idrico in 12 Comuni, oltre all’area industriale del Dittaino, a partire dalla giornata di oggi fino alle prossime 48 ore.
I sindaci dell’Ennese, solitamente piuttosto celeri nell’usare i social per informare i cittadini, questa volta hanno “dimenticato” di scrivere su Facebook e così, quando la notizia è ufficialmente trapelata i residenti dei Comuni interessati dal disservizio, hanno protestato.
Innanzitutto, a scatenare la loro rabbia è stato il ritardo della comunicazione, che, in un mondo sempre più connesso, appare davvero anacronistico.
Anche perché, chi non dispone di vasche o boiler per la raccolta dell’acqua rischia davvero di rimanere a secco. “Io penso che in questi casi i cittadini si devono avvisare un po’ prima perché non tutti anno le vasche di riserva” commenta un residente sui social.
Ce ne sono altri dello stesso tenore: Penso che avvisare la gente in anticipo non sarebbe stata un’idea sbagliata… Non tutti abbiamo la riserva”.
E poi ci sono le situazioni difficili con cui devono convivere alcune famiglie. “Bisogna iniziare a muoversi seriamente. Troppi guasti troppe interruzioni. Non descrivo la mia situazione perché é assurda. Con una neonata a casa non posso lavarmi, in più la caldaia aveva bisogno di acqua quindi sono rimasto senza riscaldamento. Non é giusto cosi”.
Foto tratta da https://www.marchiodoc.it/