Siccità, Enna provincia meno piovosa, aziende agricole in crisi

E’ allarme siccità in Sicilia ma in particolare per la provincia di Enna, secondo quanto indicato da un monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell’andamento climatico segnato da alte temperature e scarsità di precipitazioni.  A subire gli effetti di questo caldo anomalo di inizio inverno è soprattutto il comparto agricolo, che, in questa fetta di territorio, rappresenta una quota importante dell’economia locale.

Pochi giorni di pioggia

Il Servizio informativo agrometeorologico regionale evidenzia come le province di Agrigento, Enna e Caltanissetta sono quelle che risultano penalizzate con soli 2 o massimo 4 giorni piovosi nel mese di dicembre, ma in difficoltà sono tutte le province.

Aumento costi per fieno e ortaggi

“Gli effetti si fanno sentire con le arance che – precisa la Coldiretti – sono piu’ piccole, gli ortaggi in sofferenza mentre salgono i costi per acquistare il fieno per alimentare gli animali”.  Le premesse sembrano dunque avvalorare nelle campagne l’antico detto “anno bisesto anno funesto”, peraltro dopo un 2023 bollente ma segnato in Italia anche da una media di 9 eventi estremi al giorno con oltre 6 miliardi di danni all’agricoltura nazionale tra coltivazioni e infrastrutture con grandinate, trombe d’aria, bombe d’acqua, ondate di calore e tempeste di vento.

Il clima

“In realtà siamo di fronte negli ultimi anni – sottolinea la Coldiretti – ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo con effetti devastanti”.

La ricetta di Coldiretti

“L’agricoltura italiana – sostiene Coldiretti – è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli. Un obiettivo che richiede un impegno delle Istituzioni per accompagnare innovazione dall’agricoltura 4.0 con droni, robot e satelliti fino alla nuova genetica green no ogm. Servono – conclude la Coldiretti – investimenti per la manutenzione, risparmio, recupero e regimazione delle acque con un sistema diffuso di piccoli invasi che possano raccogliere l’acqua in eccesso per poi distribuirla nel momento del bisogno”.

Foto tratta da studiocommercialistalonghitano.it