Nonostante il suo futuro sia proiettato verso il mondo del marketing e dell’intelligenza artificiale, in lei trova spazio anche la passione per la lettura e per la scrittura, così il suo racconto, “Lo Spettro di una
fotografia”, è stato inserito, insieme ad altri venti, su oltre cento partecipanti, in una collana di libri, pubblicata dalla casa editrice Biblion edizioni. Stiamo parlando di Valeria Bellomo, 25 anni, xibetana, studentessa all’Università Iulm di Milano.
“Il mio percorso di studi- racconta Valeria, ascoltata telefonicamente- riguarda il marketing e soprattutto l’affascinante mondo dell’intelligenza artificiale, ma dentro di me ho sempre avuto un debole per la letteratura. Da piccola, quando avevo cinque, sei anni, la mamma mi leggeva le favole. Qualche anno dopo, all’età di otto anni, ho iniziato a leggere i primi racconti, che mi hanno affascinato sempre di più. Una passione, quella per la lettura e la scrittura- continua Valeria- che porto avanti tutt’ora”.
Al Concorso letterario, indetto dalla Iulm, dal titolo “Giovani Scrittori Iulm”, hanno partecipato da tutta Italia, giovani iscritti all’Ateneo milanese, ma anche ex studenti. Tanta soddisfazione per Valeria che ha avuto il privilegio di avere pubblicato il racconto in una collana di libri dal titolo “E se fosse adesso?” “In
questo racconto-spiega la studentessa xibetana- ho parlato della perdita di una persona cara, ovvero di una ragazza che vede morire la sorella. Lo racconta alla nonna, descrive il dolore, ma pian piano capisce che dovrà accettare la perdita, convivere con il dolore. Come se io-dice Valeria- avessi voluto dire che non bisogna farsi travolgere dal lutto, ma bisogna conviverci, perché è la vita che deve avere il sopravvento”.
Alla premiazione, avvenuta all’interno del caffè letterario dell’Ateneo, erano anche presenti alcuni
scrittori milanesi, da Filippo Pennacchio a Paolo Giovannetti e Alessandro Bongiorni. Interessante, per Valeria, l’esperienza letteraria. “Voglio che sia un punto di inizio-dice- Mi piacerebbe, in futuro, partecipare ad altri concorsi”. E quando le diciamo se le affascina di più il mondo della letteratura o quello
dell’intelligenza artificiale, suo percorso di studi, Valeria ci spiega: “Entrambi, perché convivono dentro di me. La letteratura è una passione che mi porto da piccola e continuo a coltivare, mentre il mondo dell’intelligenza artificiale lo vedo come un’opportunità di lavoro”.
Francesco Librizzi