E’ l’ennese Giulia Anzelmo la vincitrice del Premio Vincenzo Dona 2023 per la migliore tesi di laurea.
Un riconoscimento, condiviso con un altro studente, che è stato istituito dall’Unione Nazionale Consumatori nel 2007, e gode del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dello Sviluppo economico e del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali.
L’edizione di quest’anno si è svolta nei locali del Museo dell’Ara Pacis a Roma: il tema, “Ri-Gener-Azioni” e la tesi di Anzelmo, figlia del funzionario del Comune di Enna, Salvatore Anzelmo, ha interessato la tutela dei consumatori.
“Prima di qualsiasi altra cosa, ci si deve rendere – ha detto Giulia Anzelmo in una intervista rilasciata a businessintelligencegroup.it – conto che sia le aziende sia i consumatori finali sono esseri umani e, in quanto tali, vanno rispettati e ascoltati, bisogna studiarne la psicologia e cercare di instaurare un rapporto di empatia con essi. In tal modo si configura una strategia di marketing che è molto attenta alla tutela dei consumatori, che non sia soltanto finalizzata a convincere il cliente ad acquistare il prodotto, ma che ne ascolti le emozioni. Questo approccio si ritrova nell’era digitale che stiamo vivendo e di cui il marketing non può fare a meno: l’attenzione al consumatore e la sua tutela riguardano anche il modo di gestire i dati che egli decide di fornire all’azienda e che devono essere, nell’ottica del marketing “Human to Human” utilizzati in maniera rispettosa nei confronti del cliente. All’interno della tesi mi sono anche soffermata su un caso pratico, che è quello rappresentato da Spotify Plus, molto attuale dal momento che è stato lanciato recentemente. L’obiettivo è quello di indagare la presenza dei concetti principali di questo nuovo paradigma del marketing, tra cui: il rispetto del cliente e la creazione di un prodotto fortemente personalizzato. Il messaggio che il consumatore riceve deve avere valenza positiva e non deve essere giudicato come qualcosa di imposto e di manipolatore”