Vicepresidenza Consiglio Enna, eletta Fiammetta, bufera su Siamo Enna
Enna-Cronaca - 21/12/2023
E’ Naomi Fiammetta, esponente della maggioranza, il neo vicepresidente del Consiglio comunale di Enna che prende il posto di Giancarlo Vasco, dimessosi dopo essere entrato nella giunta del sindaco Dipietro. E’ insorto il Pd, per cui “per la seconda volta l’opposizione è stata privata della vicepresidenza del Consiglio comunale”.
Il caso di Siamo Enna
Molto polemico è l’intervento di Giusy Macaluso, consigliera comunale di Moderati per Enna, in merito a quanto accaduto nell’opposizione, che aveva indicato un proprio candidato per la vicepresidenza del Consiglio: la scelta era caduta su Serafino Torregrossa, esponente di Siamo Enna, che, però, avrebbe perso il sostegno della sua compagna di partito, Rosalinda Campanile. E su di lei che si concentra l’affondo di Macaluso.
Affondo di Macaluso a Campanile
“Ricordiamo tutti la tragedia strappalacrime messa in scena in aula nell’ottobre 2021 laddove attaccando duramente il sindaco e chi lo sosteneva fuoriusciva dalla giunta per poi farvi rientro qualche settimana dopo come se nulla fosse. Identica tragedia nel giugno del 2023 ed infine nella seduta di Consiglio sopra citata, la farsa” attacca duramente Macaluso.
L’attacco anche a Palermo
La consigliera di Moderati per Enna, nel lodare Torregrossa, che, “si è messo volontariamente a disposizione dell’opposizione pur nella consapevolezza di non avere i numeri per essere eletto alla carica di vicepresidente del Consiglio Comunale” ed “uscirne da gigante dando, lui si, una lezione di integrità”, ne ha anche per Gaetana Palermo, fuoriuscita da Moderati per Enna, approdata nel gruppo misto, che ha votato per la neo vicepresidenza del Consiglio.
” Il tempo è galantuomo, restituisce tutto a tutti, ci vuole – spiega Macaluso – solo pazienza e tra qualche giorno i cittadini comprenderanno meglio il teatrino dell’altra sera in aula. La coerenza in politica è merce rara e le vicende di questi ultimi giorni, sconcertanti per chi crede ancora, pur senza farsi grandi illusioni, nella “ buona politica” lo confermano fin troppo palesemente”