Infiltrazioni d’acqua in una scuola a Calascibetta. Lo denunciano i consiglieri di opposizione di Patto Civico per Calascibetta che hanno ricevuto le segnalazioni del problema dai genitori, in particolare di quelli dei bambini della classe B dell’istituto di infanzia Cicirello, “dove sono presenti costanti infiltrazioni su una parete ormai zuppa di muffa e maleodorante in cui, da qualche settimana, è anche visibile il ferro”.
Dalle informazioni fornite dai consiglieri di opposizione, questa situazione sta creando numerosi disagi ai bambini ed agli insegnanti, non solo per il cattivo odore ma soprattutto perché le lezioni si svolgono in un ambiente per nulla salubre. “Ad oggi, l’unica soluzione applicata è stata quella di tenere la finestra aperta anche ora che siamo in pieno inverno” dicono gli esponenti della minoranza in Consiglio comunale.
“Dalle foto che abbiamo ricevuto, non ci sembra un intervento così complicato” – tuona il consigliere della DC Peppe Di Franco. Che tutto ciò è presente nel luogo, la scuola, deputato a trasmettere ai nostri figli i valori del vivere civile, avrebbe già dovuto far intervenire l’amministrazione da tempo”.
“Cosa aspettano il sindaco e l’assessore alla Pubblica istruzione” – chiede il consigliere Salvo Dello Spedale? Non si rendono conto che in un ambiente così umido ci stanno mezza giornata bimbi di 3 anni, e addirittura, anticipatari di 2 anni e mezzo? Perché, se c’è questa situazione antigienica, segnalata da mesi dai genitori, non si è intervenuti subito sulle cause?”.
Secondo il capogruppo della minoranza, Carmelo Lo Vetri, ci sono delle responsabilità politiche dietro questa vicenda. “Noi – afferma il Capogruppo Carmelo Lo Vetri – riteniamo che alla base ci sono delle responsabilità che sono sempre politiche. E’ il sindaco che nomina i dirigenti e si sceglie, come la legge consente, gli assessori che lo coadiuvano. Tutto il resto è fuffa per spostare il focus altrove, soprattutto quando nella scuola vivono per metà giornata i nostri figli. Gli ambienti scolastici vanno posti sempre al primo posto. Gli incarichi e le nomine possono aspettare, la scuola no”.