Dire “No alla violenza sulle donne”, non basta! Occorrono atti concreti. Per questo a Troina, un
gruppo di volontari, ha deciso di dare vita ad un’associazione che si occupi concretamente di
aiutare chi è vittima di violenza. “Athena”, questo il nome che è stato scelto per stare accanto a chi ha bisogno di aiuto, perché come la divinità greca, invincibile nel coraggio e nell’intelligenza, che la portò a far trionfare la giustizia in numerose battaglie, i volontari dell’associazione, si affiancheranno a chi chiederà loro aiuto.
Presidente dell’associazione è Paola Amata, tra i soci fondatori: Melina Impellizzeri, Concita Lo
Cascio, Samanta Signore, Maria Francesca Leanza, Maria Grazia Compagnone, Sandra La Fico,
Giuseppe Parrella, Rosalinda Patanè, Patrizia Galiano, Donatella Greco, Floriana Ruberto, Vitalba Mongelli,
Giovanna Ruccella, Rossella Scavone, Patrizia Cantagallo e Giuseppe Maenza.
Fortemente voluto da quanti hanno lavorato al progetto, a seguito dei numerosi fatti di cronaca,
non ultimo quello che ha interessato la città di Troina, l’associazione tra gli obiettivi che si pone,
ha la prevenzione. “Dobbiamo riflettere sulle conseguenze, afferma Concita Lo Cascio, che certi comportamenti possono avere se vengono sottovalutati, ignorati o peggio, giustificati. Dobbiamo accelerare il nostro impegno per cambiare passo”.
Un obiettivo chiaro e pronto per essere messo in atto. “Organizzeremo delle giornate a scuola, spiega
Melina Impellizzeri, organizzeremo degli incontri formativi con i ragazzi e con le famiglie, a cui
saranno presenti degli psicologi. Vogliamo essere una presenza rassicurante sul territorio, ma
soprattutto vogliamo creare una rete che collabora in sinergia con i servizi sociali, le forze dell’ordine,
la scuola, e stiamo già pensando ad un protocollo d’intesa per farlo”.
Un obiettivo a 360 gradi, che non perde di vista le vittime. “Ci avvarremo di consulenti specializzati, spiega ancora Concita Lo Cascio, offriremo dei servizi a sostegno delle vittime, promuoveremo la cultura
della denuncia e della richiesta d’aiuto, saremo propulsivi e propositivi per realizzare un percorso
che porti alla realizzazione di un progetto a lungo corso”.
Uomini e donne, insieme, per contrastare la violenza in tutte le sue forme. “Abbiamo voluto che all’interno dell’associazione, afferma ancora Paola Amata, ci fosse la presenza di figure maschili, perché non passi il messaggio che questa è una battaglia di genere. C’è bisogno dell’aiuto di tutti. Nello specifico, tra i soci fondatori, abbiamo pensato ad un gruppo eterogeneo, che abbia una specialità in ogni settore utile a combattere questa importante guerra contro la violenza”.
A breve partiranno anche i tesseramenti, perché nessuno sia escluso e tutti si sentano parte attiva in
un mondo che chiede a gran voce che qualcosa finalmente cambi.