Gli studenti del liceo scientifico Farinato di Enna contro il dimensionamento scolastico, approvato dalla Conferenza provinciale, che, sostanzialmente, dispone l’istituzione di polo liceale. Ne farebbero parte lo stesso Farinato, il liceo classico Colajanni e la sezione linguistica dell’Istituto Lincoln: questo segnerebbe la fine dell’autonomia per tutti gli istituti.
Nella ricostruzione fornita dagli studenti del Farinato il piano di dimensionamento non avrebbe tenuto conto della specificità del territorio ennese, indicato come area montana, che dovrebbe, per questo, usufruire di deroghe.
“Il decreto assessoriale del 2 agosto 2023 ribadisce – scrivono gli studenti – che il contingente numerico previsto dalla normativa nazionale (che passa da una media di 600 alunni ad una di 900) prevede delle forme di compensazione perequativa regionale mantenendo a 400 il numero minimo di alunni nei comuni montani. Il nostro istituto possiede le caratteristiche per poter mantenere la propria autonomia, poiché ad oggi gli alunni iscritti risultano essere 450”.
Inoltre, “la città di Enna è classificata – aggiungono gli studenti – come un comune montano ma, malgrado quanto previsto dalla normativa, non è stata attuata alcuna forma di compensazione perequativa regionale al fine di tutelare l’indipendenza dei suoi istituti e, indirettamente, il suo territorio: il dimensionamento contribuirà, al contrario, ad un ulteriore impoverimento culturale e sociale del territorio e, conseguentemente, al suo spopolamento”.
La perdita di autonomia, secondo gli studenti, stride con i risultati raggiunti dal liceo, che ha avuto dei riconoscimenti. “Il nostro liceo è da diversi anni motivo di orgoglio per il nostro territorio, per il numero degli iscritti, ma soprattutto per la qualità dei servizi offerti e della formazione, come riconosciuto dal report Eduscopio 2023”.
Nella giornata di domani, è prevista una mobilitazione studentesca, a cui prenderanno parte gli studenti del Farinato.
“La protesta di noi alunni non si ferma qui, ma continuerà a partire da lunedì con una manifestazione che verrà svolta in Piazza Vittorio Emanuele ad Enna. Noi studenti abbiamo bisogno che la qualità della nostra istruzione venga tutelata, non solo per il nostro futuro, ma per quello di tutta la nazione” concludono gli studenti.