E’ scontro aperto in Fratelli d’Italia a Piazza Armerina a pochi giorni dal congresso provinciale che decreterà il nuovo assetto nel partito con un nuovo segretario. In un documento, due consiglieri meloniani, Aura Filetti e Calogero Cursale, hanno annunciato la loro decisione di autosospendersi ” dal gruppo consiliare di FdI per costituire un gruppo consiliare di Centrodestra, il cui capogruppo viene individuato nel consigliere Aura Filetti, in attesa di sapere se il partito intende tutelare al proprio interno quei principi di partecipazione attiva e pluralità garantiti dallo Statuto di Fratelli d’Italia e dalla Costituzione o continuare ad ignorare le altre correnti di pensiero, in quanto “sparute minoranze”.
Un gesto, quello dei due consiglieri, in aperto contrasto con il sindaco, Nino Cammarata, peraltro, tra i favoriti nella corsa per la segreteria provinciale. “Contestiamo – si legge nel documento – il metodo politico adottato dal primo cittadino che sembra aver dimenticato che la sua vittoria fu frutto di una sinergia di forze politiche strutturate. Ad oggi abbiamo avuto scarse informazioni sull’operato dell’amministrazione”.
I due consiglieri, ricordano la lettera, da loro stessi firmata, insieme ad altri tesserati di FdI, tra cui il commissario cittadino di Piazza Armerina, Roberto Velardita, con cui avevano già manifestato una posizione critica verso l’amministrazione, contestandone le scelte ma la risposta dei vertici provinciali e regionali, rappresentati dal commissario provinciale Giorgio Galletta e del coordinatore regionale, Salvo Pogliese, è stata dura, certamente a favore di Cammarata e condita da promesse di epurazioni.
“Gli stessi – spiegano i due consiglieri – non hanno sentito l’esigenza di un confronto, nè con il commissario locale, né con quel gruppo di tesserati, decidendo di puntare solo sulla forza dei numeri e non sulla valenza delle idee”.
Il commissario di Piazza Armerina di FdI, Roberto Velardita, ha commentato così il documento dei 2 consiglieri. “Condivido in toto le dichiarazioni rilasciate tramite documento dai 2 consiglieri comunali”.