Valguarnera

Omicidio a Valguarnera, perquisite le proprietà dei fratelli di Scammacca

Sono state compiute delle perquisizioni nelle proprietà dei fratelli di Salvatore Roberto Scammacca, il 47enne ucciso a colpi d’arma da fuoco per la cui morte è indagato l’imprenditore edile Guglielmo Ruisi, 51 anni. Secondo alcune fonti, le verifiche, disposte dalla Procura di Enna, che ha in mano l’inchiesta sull’omicidio, avvenuto il 10 ottobre in via Archimede, avrebbero dato esito negativo.

I controlli nelle proprietà

Non sarebbe stato trovato nulla, gli investigatori, presumibilmente, avrebbero voluto accertarsi che non vi fossero armi. D’altra parte, dopo il delitto, polizia e carabinieri hanno potenziato i controlli a Valguarnera, allo scopo di evitare altre frizioni tra le famiglie coinvolte in questa drammatica vicenda.

I rapporti tesi tra le 2 famiglie

Del resto, come ribadito dagli inquirenti, fin dal primo momento delle indagini, i rapporti tra Salvatore Scammacca e Guglielmo Ruisi non sarebbero stati per nulla buoni per via di una lite legata al Carnevale del 2018 e da allora le loro relazioni sarebbero state sempre difficili.

Prima dell’omicidio, la vittima avrebbe avuto un alterco con il figlio di Guglielmo Ruisi, in prossimità di un bar, un altro rispetto a quello in cui c’è stato lo scontro tra Scammacca ed il 51enne, culminato poi nell’omicidio.

Le prescrizioni della Questura

Non a caso, il questore di Enna, nelle settimane scorse, ha disposto delle prescrizioni con l’obiettivo di potenziare la sorveglianza a Valguarnera.

La latitanza di Ruisi

Le foto di Guglielmo Ruisi, il 51enne imprenditore edile accusato di omicidio, sono in tutte le questure, i commissariati di polizia, e caserme dei carabinieri di tutta Italia.

 Le ricerche sono sempre concentrate nell’Ennese ma gli inquirenti non escludono che l’indagato possa essere riuscito a scappare dalla Sicilia, trovando un posto dove momentaneamente rifugiarsi. Per questo, gli investigatori hanno diffuso le informative sul conto di Ruisi in tutto il territorio nazionale in quanto, se dovesse, in qualche modo, incappare in un controllo, il suo nome apparirebbe sui terminali, per cui la latitanza avrebbe fine.

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Gaetano Scariolo