Tre incendi, scoppiati in punti diversi, fanno sorgere più di un sospetto che dietro possa esserci la mano degli attentatori.
Una sequenza che lascia ritenere una strategia, come del resto aveva detto lo stesso presidente della Regione, Renato Schifani, quando, alla fine di settembre, con mezza Sicilia in fiamme, disse che “dietro questi attacchi c’è una strategia precisa che forse va al di là della mafia”. Parole molto chiare su quanto stava accadendo nell’isola ed ora ci si interroga di chi sia la mente di questa catena di incendi nella zona di Aidone.
In fiamme, oltre 100 ettari di bosco, ma, secondo alcune fonti per arginare l’azione dei roghi serviranno ancora parecchie ore, forse nella tarda serata. Di certo, parecchio verde andrà bruciato, con danni incalcolabili per l’ambiente. E la provincia di Enna ha già subito degli altri “sfregi” a colpi di incendi, come nel caso del Parco di Floristella, attaccato più volte la scorsa estate e come emerso dalle indagini dietro la striscia di roghi c’erano gli attentatori.