Traffico di animali tra Enna e Nord Italia, 15 indagati
Enna-Cronaca - 27/10/2023
Gli agenti della Squadra mobile e della Polizia stradale di Enna hanno notificato 15 avvisi di conclusione indagini nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Enna su un traffico di animali e macellazione clandestina.
I Comuni interessati
Le notifiche sono state eseguite Enna, Caltanissetta, Catania, Siracusa, Ragusa, Messina ed in quelli calabresi di Reggio Calabria, Catanzaro e Vibo Valentia. L’attività investigativa ha avuto inizio nel mese di dicembre dell’anno 2020 in provincia di Enna per concludersi nel giugno 2022.
L’inizio delle indagini
Il primo controllo su strada, a carico di due trasportatori piemontesi, ha fatto emergere come quest’ultimi trasportassero animali caricati da due soggetti indagati di Agira, mediante il coinvolgimento di un intermediario, con destinazione il Nord Italia.
I legami d’affari
Le successive attività d’indagine hanno permesso di fare luce sulle connessioni affaristiche tra gli i due indagati di Agira ed anche di rilevare come questi si servissero di altri trasportatori pienamente funzionali al traffico illecito, sia nella forma del trasporto, sia nel traffico di contrassegni identificativi e di boli endoruminali.
La macellazione clandestina
Le indagini hanni consentito inoltre di rilevare che alcuni degli allevatori indagati operavano sia la macellazione clandestina di animali, sia l’eventuale recupero da essi di boli endoruminali e di contrassegni identificativi, sia la falsificazione dei documenti di trasporto necessari per trasportare gli animali dalla stalla del venditore verso quella del compratore. Il giro d’affari ammonta a migliaia di euro.
Le accuse
Sono indagati a vario titolo per concorso in ricettazione e riciclaggio di animali di dubbia provenienza e di marche auricolari e boli endoruminali necessari per l’alterazione della identificazione e contraffazione; alterazione della identificazione di animali della specie bovina, ovina e caprina ed alla loro commercializzazione sul mercato alimentare con potenziali gravi danni per la salute pubblica; falsificazione di atti e documentazione sanitaria necessaria per la loro macellazione; detenzione di animali di dubbia provenienza, di stato sanitario sconosciuto e privi di qualunque documentazione che ne attesti la provenienza; falsificazione di atti e documenti (dichiarazione di provenienza detto anche Modello 4 o foglio rosa); spostamento di animali sottoposti a fermo sanitario; spostamento di animali senza l’autorizzazione prevista; detenzione di animali provenienti da sequestro giudiziario