Dai dati rilevati dal sito istituzionale dell’Ente risulta che per effettuare la fornitura di beni e servizi, lavori di manutenzione e vari, conferimento di incarichi professionali a tecnici esterni per direzione lavori e collaudi di opere pubbliche nonché per individuare ditte esecutrici di lavori da realizzare, il Comune di Valguarnera, nel solo anno 2022, ha speso qualcosa come cinque milioni di euro.
Ma la cosa più interessante che emerge è che il 70% sono stati spesi per affidamento diretto e il restante
30% tramite procedura negoziata prevista dal Codice degli Appalti. La norma voluta dal Governo Draghi e rafforzata dal Governo Meloni, per quanto riguarda gli importi prevede che sino a 150 mila euro può essere effettuato l’affidamento diretto; da 150 mila e fino ad un milione la procedura negoziata, senza pubblicazione del bando e previa consultazione di almeno 5 operatori economici; per gli importi compresi tra 1 milione di euro e fino alla soglia di rilevanza europea la procedura negoziata, senza pubblicazione di bando e previa consultazione di almeno 10 operatori economici.
Invece per l’affidamento al di sotto delle soglie comunitarie gli operatori economici vengono selezionati in base al seguente criterio: Secondo l’art 1, Allegato II.1 del D.Lgs. 36/2023, le Stazioni Appaltanti sono tenute a selezionare gli operatori economici sulla base di indagini di mercato o tramite elenchi di
operatori economici, nel rispetto del criterio di rotazione degli affidamenti di cui all’articolo 49.
Maglie sicuramente larghe per non dire larghissime disposte dal legislatore per snellire le procedure di
affidamento degli incarichi a professionisti e imprese specializzate. Per quanto concerne il Comune di Valguarnera da una verifica sommaria effettuata sulle determinazioni del dirigente, non sempre si farebbe riferimento al piano triennale per l’acquisizione di beni e servizi che rappresenta un documento di programmazione da parte della pubblica amministrazione.
Alcune voci che risaltano maggiormente, scorrendo l’elenco dell’anno 2022, oltre alla scelta di liberi professionisti e ditte esecutrice di lavori ci sono anche i costi relativi per la postalizzazione e notifica di atti relativi alle imposte e Tasse comunali (ICI E TARI). Di sicuro le medesime procedure, secondo quanto sostenuto dai più critici, potrebbero essere meglio gestite dall’Ente Comune incentivando economicamente il personale (previsto dalle norme per il recupero crediti) e risparmiando risorse finanziarie che vengono erogate a ditte private.
Rino Caltagirone