Le foto di Guglielmo Ruisi, il 51enne imprenditore edile accusato di omicidio, sono in tutte le questure, i commissariati di polizia, e caserme dei carabinieri di tutta Italia.
Le ricerche sono sempre concentrate nell’Ennese ma gli inquirenti non escludono che l’indagato possa essere riuscito a scappare dalla Sicilia, trovando un posto dove momentaneamente rifugiarsi.
Per questo, gli investigatori hanno diffuso le informative sul conto di Ruisi in tutto il territorio nazionale in quanto, se dovesse, in qualche modo, incappare in un controllo, il suo nome apparirebbe sui terminali, che metterebbe fine alla latitanza.
Si tratta di un passo dovuto quello delle forze dell’ordine per provare, comunque, a chiudere il cerchio attorno all’indagato; probabilmente si attende un passo falso del 51enne, che, per quanto possa avere trovato un luogo sicuro dove nascondersi, prima o poi sarà costretto ad uscire allo scoperto anche per provvedere a comprarsi da mangiare.
Insomma, il 51enne non potrà restare all’infinito chiuso o senza contatti con altre persone ed è sui possibili collegamenti che sono concentrate le attenzioni di polizia e carabinieri.
In effetti, dal giorno dell’omicidio di Salvatore Roberto Scammacca e della morte di Nunzia Arena, coinvolta accidentalmente nell’agguato del 10 ottobre, Valguarnera resta presidiata dalle forze dell’ordine.
Del resto, se c’è qualcuno che potrebbe dare aiuto all’imprenditore è probabile che risieda nel piccolo centro dell’Ennese. L’idea degli investigatori, coordinati dai magistrati della Procura di Enna, è di tagliare tutti i ponti tra Valguarnera e l’indagato in modo che resti isolato.