Nel giorno del vertice del Centrodestra per decidere quali manager della sanità dovranno essere a capo delle Asp o delle strutture ospedaliere, sul tavolo regionale ci sarà spazio anche per il Policlinico. Per la sua realizzazione, sarebbe la quarta in Sicilia, sono in corsa Enna e Caltanissetta.
Enna sembra essere in pole position perché ha già la quarta università mentre Caltanissetta è legata all’Università di Palermo, che un Policlinico lo ha già. La scelta va fatta presto perché questa potrebbe essere l’unica occasione per la realizzazione di una simile struttura.
Ci sono i soldi del Pnrr che serviranno a costruire 50 fra ospedali di comunità e case di comunità e ci sono i soldi per l’innovazione. Anche se l’ipotesi di riforma che scorpora gli ospedali dalle Asp si è fermata fra le polemiche, questa non è detto che non torni sotto altra forma nelle prossime settimana o mesi proprio in vista degli appalti del Pnrr.
Ma il primo tema è quello delle riconferme e in questo senso si registrano le maggiori difficoltà. Ed è qui che arriva l’attacco di Italia Viva “Credo che rinviare ancora le nomine dei manager della Sanità siciliana, oltre il 31 ottobre, sarebbe un pessimo segnale. Significherebbe solo che si è aperto ancora una volta il mercato delle vacche, che blocca ogni decisione. Davvero un brutto segnale, ancora di più se in discussione c’è la salute dei siciliani” dice Davide Faraone ignorando volontariamente le notizie in base alle quali il governatore ha già detto di non volere procedere a nuove proroghe o a rinvii.