De Luca in giunta, “mantiene doppio incarico, altri si sono dimessi”

“Tutto legittimo, ma sul piano politico vergognoso, specie se il tutto si consuma nella totale indifferenza di chi è stato bruciato qualche settimana fa perché costretto ad optare per una sola carica”.

Lo afferma Giusy Macaluso, consigliere comunale del gruppo Moderati per Enna e componente 1^ Commissione, che commenta così l’ingresso nella giunta di Enna di Nicola De Luca, il nono assessore dell’amministrazione Dipietro, con delega al Commercio ed all’Artigianato.

Il caso del doppio incarico

L’esponente politico punta l’indice sul metodo adottato dal sindaco nella scelta di De Luca, appartenente ad Italia Viva, che andrebbe in controtendenza rispetto a quello intrapreso nel precedente rimpasto, per cui un assessore non poteva mantenere la carica di consigliere.

“Non si hanno notizie di dimissioni da consigliere”

“Il primo cittadino ha solamente – spiega Giusy Macaluso – e volutamente perso tempo prezioso, rimaneggiando più volte la sua giunta e portando in scena uno stucchevole teatrino sulle nomine, esclusivamente per consentire al neo assessore di mantenere il doppio ruolo assessore/consigliere, atteso che non si hanno notizie delle dimissioni da Consigliere Comunale di De Luca”.

L’esponente del gruppo Moderati per Enna analizza, nel complesso, la vicenda politica, culminata ieri con l’allargamento della giunta, passata da 8 a 9 in forza di una legge regionale.

“Le regole non valgono per tutti”

“Il sindaco ha provveduto – dice Giusy Macaluso – a completare l’ultimo rimpasto di giunta nominando nientepopodimeno che il consigliere comunale in carica Nicola De Luca, dunque pescandolo dalla propria maggioranza. La prima domanda che sorge spontanea ai più è perché attendere tre lunghi mesi per completare la giunta con il nono assessore, se la soluzione era cosi a portata di mano? La risposta è semplice ed è sotto gli occhi di tutti, ovvero unicamente per aggirare le regole del gioco e confermare che l’unica regola per il sindaco è che non ci sono regole o, peggio ancora, che le regole non valgono per tutti. Singolare, poi, il fatto che sono state svuotate alcune deleghe per crearne una ad hoc per l’occasione. Insomma, solo fumo e niente arrosto”.

Il caso rifiuti

La componente della Prima commissione attacca l’amministrazione anche sulla questione dei rifiuti.

“Anche sul piano dell’azione amministrativa, va stigmatizzato – dice Macaluso – il comportamento menefreghista dell’Amministrazione. Ieri, infatti, si è riunita per la seconda volta la 1^ Commissione Consiliare per discutere e dare il parere di rito alla proposta di delibera avente ad oggetto il nuovo Piano di Intervento per la gestione integrata dei rifiuti, nonché sulla proposta di rinnovo del contratto in house alla società ECO ENNA Servizi, in scadenza il prossimo luglio 2024, per poi giungere in Consiglio Comunale per la definitiva approvazione. Nell’occasione, assente ingiustificata l’Amministrazione comunale e assente il Sindaco che in questo caso è l’Assessore al ramo, il quale, tuttavia, nonostante l’importanza delle questioni da trattare e l’urgenza con cui le stesse dovranno essere esitate dalla Commissione, atteso che il Consiglio Comunale, a quanto pare, dovrebbe pronunciarsi in merito entro la fine di ottobre, non ha sentito l’esigenza né di presenziare, né di farsi sostituire da uno qualsiasi dei numerosi e ben retribuiti assessori che ormai affollano la Giunta Comunale. Evidentemente la nomina del nuovo assessore era questione prioritaria”

“Non è la prima volta, pertanto – spiega Macaluso – non mi stupisce più il fatto che venga disertata la Commissione dall’Assessore al ramo che, di fatto, manca di rispetto istituzionale nei confronti di un organo di controllo e di indirizzo, come appunto è la Commissione, e dei suoi componenti, eletti dai cittadini per rappresentarli, ma mai mi sarei aspettata che anche di fronte a degli atti così importanti ci fosse tanto disinteresse da parte dell’Amministrazione nel volere presentare la proposta e dunque nello spiegare alla Commissione le scelte compiute dalla stessa e contenute nel nuovo Piano di Intervento sui rifiuti, salvo poi incalzare l’approvazione in aula paventando fantomatiche urgenze e scaricando le eventuali responsabilità in caso di eventuali ritardi nell’approvazione. Purtroppo siamo abituati anche a questo”