Valguarnera

Omicidio Valguarnera, pm, “commesso per vendicare offesa”

I magistrati della Procura di Enna non hanno dubbi sul movente che avrebbe spinto Guglielmo Ruisi, indicato come presunto assassino, a premere il grilletto contro Salvatore Scammacca.

Il movente

Nella tesi degli inquirenti, l’indagato di 51 anni, imprenditore edile di Valguarnera, ma ancora irreperibile, avrebbe agito “per futili motivi e segnatamente per vendicare un’offesa bagatellare subita dal figlio da parte della vittima”.

Il diverbio tra Scammacca e figlio di Ruisi

La vicenda a cui fanno riferimento i magistrati è quella del diverbio tra Scammacca ed il figlio dell’imprenditore avvenuto il 5 ottobre scorso in prossimità di un bar dove, dopo i loro sguardi si erano incrociati, la vittima, rivolgendosi al giovane, si sarebbe espresso così: “che minchia guardi”.

Lo scontro sul Carnevale

I rapporti tra Scammacca e Ruisi sarebbero stati pessimi, risalenti al 2018, in occasione di una festa di Carnevale in cui i due, in merito a dei carri, avrebbero avuto dei forti contrasti che si sarebbero sedimentati con il passare degli anni.

L’analisi del delitto

Secondo gli inquirenti, l’imprenditore non avrebbe agito d’impeto, insomma dopo lo scontro tra lui e Scammacca in un bar di Valguarnera, in merito al diverbio di 5 giorni prima tra il figlio e la vittima, Ruisi si sarebbe impossessato di un’arma per poi salire nella sua auto, una Mercedes blu, per mettersi alla ricerca del 47enne.

Pure per le modalità dell’agguato, le forze dell’ordine e la Procura ritengono che l’intenzione dell’imprenditore fosse quella di ammazzare Scammacca piuttosto che dargli un avvertimento.

Per gli inquirenti, Ruisi avrebbe esploso dei colpi di pistola dalla sua macchina centrando il finestrino della Fiat Punto di Scammacca, rimasto ferito. Poi, secondo i magistrati e delle forze dell’ordine, Ruisi sarebbe sceso dalla sua vettura, premendo ancora una volta il grilletto e ponendo fine della vita del 47enne.

Manca la versione della difesa, del resto Ruisi è irreperibile, in ogni caso gli esiti delle autopsie sulle salme di Scammacca e di Nunzia Arena, rimasta uccisa dopo essere stata travolta accidentalmente dalla macchina del 47enne, potranno fornire altre indicazioni o confermare la linea della Procura.

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Gaetano Scariolo