Enna-Provincia

Al via campagna per i vaccini anti influenza

l management dell’Azienda sanitaria provinciale di Enna, composto dal Francesco Iudica, Commissario straordinario, da Sabrina Cillia, Direttore amministrativo e da Emanuele Cassarà, Direttore sanitario, ha sottoscritto con i medici convenzionati il protocollo d’intesa per la campagna antinfluenzale 2023/2024, stilato con il contributo operativo dell’ Unità Operativa Complessa Epidemiologia e Statistica Sanitaria, diretta da Franco Belbruno, e di Giuseppe L’Episcopo, Referente aziendale della campagna di vaccinazione antinfluenzale 2023/2024 per i rapporti tra l’ ASP di Enna, i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta.

Chi potrà avere il vaccino

I cittadini aventi diritto: bambini, soggetti ultrasessantenni, soggetti a rischio per patologie croniche debilitanti (diabete, malattie immunitarie, cardiovascolari, respiratorie croniche), donne durante tutta la gravidanza, medici e gli altri operatori sanitari, personale addetto a servizi pubblici di primario interesse collettivo (forze dell’ordine, vigili del fuoco ecc.) e categorie di lavoratori (veterinari, allevatori, macellai, trasportatori di animali vivi ecc.) possono recarsi negli ambulatori dei Medici di Medicina Generale, dei Pediatri di Libera Scelta e negli ambulatori vaccinali territoriali per effettuare gratuitamente le vaccinazioni.

Gli ambulatori


Negli ambulatori vaccinali dell’ASP saranno garantite, inoltre le vaccinazioni di coloro i cui medici non avessero aderito alla campagna vaccinale e di coloro che sono temporaneamente presenti sul territorio dell’ASP e senza scelta del medico.

L’influenza alle porte

L’influenza con le sue complicanze si presenta con epidemie annuali durante la stagione invernale e rappresenta un serio problema di Sanità Pubblica e una rilevante fonte di costi diretti (spese sanitarie) e indiretti (assenze dal lavoro) per l’attuazione delle misure di controllo, della gestione dei casi e delle complicanze della malattia.

Protezione anti Covid

In correlazione al Sars Cov 2, oltretutto, vaccinarsi contro l’influenza permette anche la semplificazione della diagnosi e della gestione dei casi sospetti a causa della sintomatologia sovrapponibile con il Covid-19; una protezione in più per il Coronavirus, in quanto un soggetto già indebolito dall’ influenza potrebbe riscontrare conseguenze più serie nel contrarre successivamente la malattia CoVid-19 e di non agevolare l’infezione da Coronavirus.

I vaccini per altre patologie

Gli obiettivi della campagna vaccinale stagionale contro l’influenza, che può essere abbinata alla vaccinazione antipneomococcica, anti Herpes Zoster e antidifterite – tetano e pertosse, sono la riduzione del rischio individuale di malattia, ospedalizzazione, morte e la riduzione dei costi sociali connessi con morbosità e mortalità; tali obiettivi possono essere raggiunti se c’è una copertura vaccinale totale minima di almeno il 75% e desiderabile del 95% per evitare la circolazione del virus.

Un aspetto indifferibile per il loro conseguimento è l’incremento dell’adesione alla vaccinazione del personale sanitario al fine di non diventare un possibile veicolo di infezione per i pazienti ricoverati in ospedale e per gli ospiti di residenze per anziani.

La prevenzione

“La prevenzione dell’influenza va fatta soprattutto vaccinandosi – sottolinea il Dr. Belbruno- Si raccomanda di praticare sempre le misure di igiene e protezione individuale: lavaggio delle mani, buona igiene respiratoria, coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale, uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologia influenzale quando si trovano in ambienti sanitari.”

Published by
Gaetano Scariolo