Droga in carcere, sospetti su un detenuto, l’ombra di una gang
Enna-Cronaca - 07/10/2023
Non sono affatto chiuse le indagini degli agenti di Polizia penitenziaria e della Questura in merito al rinvenimento di alcuni panetti di droga arrivati nel carcere Bodenza di Enna con un drone.
I sospetti su un detenuto
Gli investigatori, coordinati dai magistrati della Procura di Enna, sono concentrati sull’individuazione dei destinatari di quel pacco di stupefacenti e sembra che vi siano i primi sospetti, in particolare su un detenuto, legato, presumibilmente, agli arrestati, due uomini, un 50enne, condotto in carcere, ed un 19enne, finito ai domiciliari, e ad altre due persone, per il momento, sfuggite alla cattura.
L’ombra di una gang
Il sospetto è che facciano parte di una rete di spaccio abbastanza capillare ed organizzata, il cui obiettivo sarebbe stato di trasformare il carcere di Enna in una sorta di piazza dello spaccio. La partita di droga sarebbe dovuta finire nelle mani di quel detenuto, magari con qualche altro complice, per poi predisporre il lavoro di smercio agli altri reclusi. Affari d’oro per questa gang ma, da mesi, gli agenti della Polizia penitenziaria avrebbero fiutato qualcosa, da qui l’apertura delle indagini, culminate, nei giorni scorsi, con l’arresto di quelle due persone.
Il rinvenimento di due droni un anno fa
Un anno fa, gli stessi agenti della Polizia penitenziaria trovarono all’interno del carcere due droni, in periodi diversi, a testimonianza di una spiccata spregiudicatezza nel provare a spacciare in una struttura blindata. Non ci sono elementi per legare gli arresti del 50enne e del 19enne a quel rinvenimento ma gli inquirenti stanno provando a mettere i tasselli uno ad uno per scovare i responsabili.
L’arresto del cappellano
Che il carcere di Enna abbia un problema con lo spaccio di droga è evidente, del resto, un anno fa, ad essere coinvolto in una inchiesta della Procura di Enna fu Rosario Buccheri, l’ex cappellano del penitenziario ennese, originario del Palermitano, arrestato con l’accusa di aver ceduto 75 grammi di hashish a un detenuto della provincia di Catania. Inoltre, in convento furono scovati una pistola calibro 38 con matricola abrasa, un fucile a canne mozze, 201 proiettili calibro 9, sei cartucce ricondizionate, un taser, un coltello a uncino, due sciabole e un’ingente somma di denaro in contanti, oltre 30 mila euro.