Il doloso incendio avvenuto per mano criminale la mattina del 24 luglio a Floristella, continua a scuotere la coscienza di quanti amano la natura e di quanti vogliono vivere in un mondo migliore.
E’ difficile dimenticare lo scempio ambientale perpetrato ai danni di un bene di inestimabile valore non solo affettivo. Quella mattina, come si ricorderà, i danni sia all’interno del Parco che all’esterno furono enormi, ad andare in rovina qualcosa come 300 ettari di bosco.
Ad essere coinvolti dalle fiamme, fortunatamente senza gravi conseguenze, anche palazzo Pennisi, con
una porta posteriore andata a fuoco e col dannato tentativo di incendiare il tetto ligneo del palazzo. Ma ad essere scosse principalmente sono state le coscienze d chi ama la natura, il verde pubblico, di chi si batte giornalmente per il bene di questo pianeta, la cui via d’uscita è sicuramente la salvaguardia dell’ambiente.
Fedeli a questi sani principi sono le Sentinelle ambientali di Valguarnera che col loro agire hanno inciso tanto nel loro piccolo centro con la cura del verde. A distanza di due mesi, dopo aver metabolizzato la rabbia per quanto accaduto in uno dei polmoni più belli della regione, fanno via social un bilancio e chiedono a gran voce la mobilitazione della gente invitandola a partecipare ad un’assemblea pubblica, con lo scopo di sensibilizzare le istituzioni, sorde a questo problema: “Due mesi dopo l’incendio a
Floristella- scrivono- è Il tempo di ricordare e anche il tempo di agire. In questa triste celebrazione, ci ritroviamo a fare un bilancio doloroso ma necessario. Oggi segniamo due mesi dall’incendio doloso che ha devastato il nostro amato Parco Floristella”.
” Questo, non è solo un angolo di biodiversità, è un luogo che porta con sé un patrimonio storico e culturale di inestimabile valore che ha rappresentato per tutti un simbolo della nostra comunità e un’aula all’aperto per l’educazione ambientale. Il video che pubblichiamo oggi, frutto del talento e della professionalità del nostro amico e pilota di droni Damiano Verso, ci fornisce una panoramica spettacolare ma struggente dello stato attuale del parco. Il fuoco ha distrutto 300 ettari di questo prezioso ecosistema, lasciando dietro di sé solo cenere e disperazione. Ma non permetteremo- continuano- che il fumo e le fiamme cancellino ciò che questo parco significa per tutti noi”.
“Lo vogliamo per riflettere, ma soprattutto, per agire. La devastazione subita è un duro monito per il
futuro, ma anche un imperativo per il presente, al fine di fare un passo avanti concreto, a tale riguardo stiamo organizzando un’assemblea pubblica. È il momento di chiedere apertamente cosa intendono fare le Istituzioni per tutelare e valorizzare il nostro Parco di Floristella. Vogliamo ascoltare i piani e le strategie proposte, perché la collaborazione tra cittadini e istituzioni è cruciale per la rinascita di questo gioiello ambientale. Noi continuiamo sempre a lottare per la tutela e la rinascita di Floristella, siamo consci che la strada è lunga, ma la nostra determinazione è inarrestabile.”
Il Parco Minerario, gioiello della Provincia rappresenta infatti uno dei più importanti siti di archeologia industriale esistenti nel Mezzogiorno d’Italia ed una delle più grandi, antiche e significative aree minerarie di zolfo della Sicilia. Anche nei giorni scorsi il Presidente Mattarella sorvolando la zona si sarà reso conto della bellezza del sito e dei danni procurati per mano sciagurata.
Rino Caltagirone