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Sport, Enna in coda nella classifica del Sole 24 Ore

Se Trento è la provincia più sportiva d’Italia, per trovare la provincia di Enna bisogna scendere al 104° posto. La classifica, redatta dal Sole 24ore, si basa su 32 indicatori suddivisi in quattro categorie: struttura e organizzazione del sistema sportivo, sport di squadra, discipline individuali e relazioni dello sport con l’economia e la realtà sociale.

Sport come indicatore della qualità della vita

Lo sport, che rappresenta certamente uno degli indicatori utilizzati per misurare la qualità della vita nelle aree interne e centrali della Sicilia, potrebbe essere la disciplina nella quale sperimentare le politiche differenziate di area vasta in attesa della modifica dell’art. 33 della Costituzione che introdurrà un nuovo compito per la Repubblica, quello di riconoscere il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme.

Cosa sono gli Aso

La citata modifica, che comporterà l’inserimento dello sport tra le politiche pubbliche, obbligherà anche gli enti territoriali di governo a ragionare in termini di efficienza, efficacia ed economicità ma soprattutto di razionalizzazione ed ottimizzazione delle risorse. Le aggregazioni per ambiti sportivi ottimali (ASO) non saranno solo delle opportunità ma diventeranno delle necessità, soprattutto per le nostre aree interne.
In tale contesto, in cui appare chiara la prospettiva e l’esigenza di uscire dai tradizionali confini comunali, i Sindaci di Enna, Villarora e Calascibetta potrebbero per primi sperimentare gli ASO per aggregare e differenziare le diverse discipline sportive sulla base della dotazione infrastrutturale esistente ma anche delle diverse vocazioni.

Gli ASO potrebbero essere sperimentati quindi dai Comuni di Leonforte, Assoro e Nissoria, da Regalbuto, Catenanuova e Centuripe, da Nicosia, Sperlinga e Cerami, da Troina, Gagliano ed Agira, da Piazza Armerina, Aidone e Valguarnera, e, ancora, da Barrafranca e Pietraperzia.

Gli ASO non serviranno a progettare e finanziare singole politiche sportive nel singolo Comune ma, al contrario, a promuovere politiche dello sport a carattere sovra comunale puntando a differenziare per specializzare le diverse discipline, così da scongiurare la tendenza di fare sport senza sportivi.

Massimo Greco

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Redazione