Si terrà domani al parco Zagaria, all’interno della riserva di Pergusa, la riunione preparatoria degli Stati generali delle aree naturali protette della Regione siciliana.
Sono attesi i vertici di tutte le riserve e dei parchi naturali siciliani chiamati a raccolta dall’assessore al Territorio e Ambiente, Elena Pagana, che ha scelto Enna, e Pergusa in particolare, non solo per la centralità geografica ma anche per le caratteristiche pedoclimatiche ed ambientali oltre che per la presenza dei più grandi invasi della Sicilia, dei tratti montani dei principali fiumi siciliani, e soprattutto per la presenza del lago di Pergusa, unico invaso naturale, oggi in sofferenza.
Si tratterà di un incontro tecnico organizzativo che ha la finalità di rilevare le criticità e di individuare nuove prospettive legate alla gestione delle aree naturali protette siciliane ma anche per pianificare nuove strategie per la tutela e la valorizzazione delle aree sempre più minacciate dagli effetti dei cambiamenti climatici e dagli eventi metereologici estremi che compromettono gli equilibri degli ecosistemi naturali.
Per proteggere queste aree è necessario un approccio più innovativo che sappia coniugare esperienza e ricerca per una gestione sostenibile che attenzioni in maniera efficace sia il rischio degli incendi che dell’erosione dei suoli e della biodiversità. Una riunione tecnica preparatoria che getterà le basi per un programma più articolato e complessivo che sarà oggetto degli Stati Generali delle aree protette della Regione Sicilia in programma per il 2024.
Ad accogliere il gruppo di lavoro e l’Assessore regionale sarà il segretario generale dell’Ente, Michele Iacono accompagnato dall’ingegnere capo, Giuseppe Grasso. Durante la prima parte della giornata che si svolgerà nel viale di cipressi della Villa è prevista una visita tecnica illustrativa sugli aspetti gestionali legati alla buona pratica agronomica utilizzata dall’Ente per la tutela e la valorizzazione sostenibile del parco di Zagaria, a cura del responsabile della Riserva, l’agronomo Antonio Aveni e del consulente esperto dell’Ente, l’agronomo Andrea Scoto.