E’ scontro politico a Piazza Armerina in merito all’aumento delle indennità del sindaco Nino Cammarata e della giunta. Ad insorgere sono i consiglieri comunali del Partito Democratico e della lista “Parte da Noi”, Andrea Eros Leandro Arena e Dario Azzolina che chiedono il ritiro della delibera.
Nel luglio scorso, l’assessore regionale alle Autonomie locali e della Funzione pubblica, Andrea Messina, ha firmato il decreto “che attribuisce un sostegno finanziario ai Comuni siciliani che abbiano applicato l’incremento delle indennità degli amministratori in base alla vigente normativa statale. L’importo previsto è di 6 milioni di euro all’anno, per il triennio 2023/2025” si legge nella nota della Regione.
Secondo i consiglieri Arena ed Azzolina, le risorse messe a disposizione dalla Regione non saranno sufficienti. “Il fondo regionale di sei milioni di euro per partecipare all’aumento delle indennità della giunta non basterà o comunque non coprirà tutto l’aumento previsto – spiegano gli esponenti di opposizione – Chiediamo di riformulare la delibera, prevedendo che in nessun modo si vada ad intaccare il bilancio con soldi dei contribuenti piazzesi. Enna ha fatto la stessa cosa e non si trova in dissesto finanziario, chiediamo di rispettare i cittadini piazzesi con un atto d’amore e non di spregiudicatezza. I consiglieri Arena e Azzolina sono pronti a fare le barricate su questo tema e al momento della variazione di bilancio per tale atto saremo pronti a portare la città in Consiglio comunale”.
Per gli esponenti dell’opposizione, questa delibera rischia di affossare il Comune di Piazza Armerina, già in difficoltà finanziare.
“L’amministrazione non può ignorare il fatto che il nostro comune si trovi attualmente in fallimento – si precisa nella nota diffusa dai due consiglieri comunali di opposizione – L’aumento delle indennità, pur previsto da una legge nazionale e regionale, non è un atto obbligatorio ma facoltativo”
Inoltre, i due consiglieri ritengono che a causa delle difficoltà del Comune le imposte sono schizzate.”
“I cittadini piazzesi sono esausti, le tasse comunali, grazie al dissesto, sono state elevate ai valori massimi. Un problema anche per i commerciati che hanno pagato costi salati per i loro spazi pubblici. Un salasso anche per chi ha presentano istanze di costruzione o manutenzione edili” aggiungono Arena e Azzolina.