Taglio Pnrr, “Comuni ennesi rischiano il default”

Per il deputato regionale del Pd, Fabio Venezia, il taglio dei fondi del Pnrr per la Sicilia rischia di mandare in default i Comuni, compresi quelli ennesi naturalmente. Nella tesi dell’ex sindaco di Troina, con le gare d’appalto in via di definizione, le amministrazioni locali rischiano di non avere più soldi da dare alle imprese vincitrici che, a quel punto, potrebbero agire per vie legali.

Il caso a Troina

“Per esempio, su Troina c’è un progetto – dice a ViviEnna il parlamentare regionale del Pd, Fabio Venezia –  per un importo di 1 milione e 100 mila euro, già aggiudicato. Se non verranno erogati i fondi, l’impresa vincitrice potrebbe fare causa ma questo vale per tanti altri Comuni. Per cui, il rischio è che le amministrazioni si indebiteranno per onorare gli impegni. Si sta creando una situazione di disagio in mancanza di notizie certe e di atti concreti”.

Rischio indebitamento e contenziosi

“Rispetto a ciò che sta accadendo – aggiunge Venezia – con la sottrazione dei fondi del Pnrr, i Comuni attendono risposte certe da parte del Governo poiché gli stessi enti locali hanno già espletato le gare. A questo punto, si corre il pericolo di mandare in dissesto i Comuni o aprire contenzioni con le imprese aggiudicatrici”.

La polemica sui tagli del Pnrr

Ieri, c’è stato un botta e risposta tra il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo ed il presidente della Regione, Renato Schifani, in merito all’ammontare dei tagli del Pnrr per la Sicilia. Per il Partito democratico sono 1,4 miliardi, di cui 39 milioni di euro, per Schifani quel dato non è corretto.

Risorse per compensare le perdite

Il Governo nazionale ritiene che, comunque, la perdita sarà compensata con altri fondi, come, peraltro, aveva sostenuto nelle settimane scorse la deputata nazionale di FdI, Eliana Longi. Per il parlamentare regionale del Pd, Venezia, una perdita di risorse per la Sicilia ci sarà comunque.

“Soldi sottratti per altre opere” rilancia Venezia

“C’era già finanziamenti destinati al Sud, i fondi complementari, che, uniti al Pnrr, avrebbero – dice Venezia a ViviEnna – certamente aiutato la Sicilia, ed a cascata tutte le province, tra cui Enna, nella crescita degli investimenti e dell’occupazione. Ora, la Sicilia perderà un miliardo e mezzo dalla sforbiciata del Pnrr ma la compensazione legata ad altri fondi, inevitabilmente, sottrarrà del denaro che era stato programmato per altro.  Per questo, dico che la perdita di risorse c’è, per cui il risultato non cambia”.

“Fondi Pnrr dirottati al Nord”

“Prendiamo la vicenda della linea ferrata: era stata finanziata, insieme ad altre opere, con i fondi complementari, destinati al Sud. Quando è scoppiata la pandemia ed è stato predisposto il Pnrr hanno spostato qui gli investimenti per la ferrovia mentre quelli complementari sono stati pensati per altre opere. Ora sta accadendo l’esatto opposto: le risorse del Pnrr li stanno spostando al Nord, gli altri serviranno per il Sud, che, comunque, una perdita l’ha avuta”