“Storia di un amore che ha cambiato il mondo” è il titolo del primo romanzo di Luigi Casabona, un
giovane pianista e compositore troinese di successo, che oltre a insegnare ed essere politicamente impegnato, ha deciso di mettersi in gioco scrivendo un libro. Il romanzo è la storia di Giuseppe e Maria e del loro amore. Un amore umano, lontano dai pragmatismi con in quali siamo abituati a confrontarci quando parliamo dei genitori di Cristo.
Nel romanzo, infatti, Giuseppe e Maria si innamorano in maniera semplice, quasi rocambolesca, come potrebbe accade a chiunque. Anche l’inaspettata gravidanza di Maria mette a dura prova la forza e l’intelletto di Giuseppe. “Questo libro parla dell’amore in tutte le sue forme, spiega l’autore, Luigi Casabona, carnale e spirituale, di sacrificio e accettazione, di paternità, ma anche di astronomia, alchimia e misticismo. Ci ho messo dentro la mia vita, i miei riferimenti, i miei studi di sempre, i miei segreti ben celati e indistinguibili”.
Il poliedrico artista, non finisce di stupire con la sua genialità. “Insegnare è il mio lavoro, racconta Luigi Casabona, l’impegno politico è una possibilità che mi è stata concessa per cambiare le cose e misurarmi con la razionalità della società, musicista lo sono diventato per passione, ma la mia anima ha una sola identità: quella del compositore. Creare e produrre anche senza uno scopo è la cosa che mi riesce meglio. È come la madre che da alla luce un figlio: partorisce non solo un bambino, ma anche mesi di fatiche, di paure e speranze. Scrivere musica per me è la stessa cosa. E scrivere un libro è come scrivere musica utilizzando un altro alfabeto”.
Il libro, appena uscito, è già tra i più venduti su Amazon. “Ritengo che vi sia sufficiente curiosità tra la gente rispetto a certi argomenti, continua Luigi Casabona, soprattutto se raccontati in maniera
diversa e anticonvenzionale rispetto a come siamo abituati a conoscerli. Storie note e ‘intoccabili’
come quella tra Maria e Giuseppe, narrate come ho scelto di fare, potrebbero certamente turbare il
lettore, ma di certo ne suscitano la curiosità. Spero di non deludere chi mi ha dato fiducia”.
Il libro si chiude con la venuta al mondo di Cristo. “Qualsiasi cosa appaia nel libro che possa sconvolgere
o irritare i più puritani, è riscontrabile in antichi testi di epoca cristiana, mette in guardia l’autore. La
congiunzione planetaria di cui parlo si è realmente verificata tra il 7 e il 6 a. C.. La figura controversa del
soldato Panthera è riscontrabile nelle testimonianze. La città di Gamala e non di Nazareth è una scelta oculata che arriva dopo attente e scrupolose ricerche suffragate da studiosi piuttosto importanti. Poi certamente c’è la parte romanzata, una licenza artistica dalla quale non si può prescindere. Ma la vera “trasgressione” del romanzo sta proprio nell’umanizzazione dei protagonisti che parlano, vivono e provano le stesse paure e i medesimi disagi della gente comune, e che io racconto con l’unica verità che non sbaglia mai, quella del cuore”.
Sandra La Fico