Si è concluso l’iter progettuale della perizia di variante suppletiva della Sp 28 la cosiddetta ” Panoramica“, strategica arteria di collegamento e di accesso con il capoluogo. A darne ufficialmente notizia lo stesso ingegnere capo del Libero Consorzio Comunale di Enna, Giuseppe Grasso, nonché responsabile unico del procedimento.
La realizzazione dell’opera ha subito diverse battute di arresto per una serie di vicende, tra cui il terzo crollo, con cantiere aperto, avvenuto nel novembre 2020 e “le vicende giudiziarie che hanno interessato l’impresa appaltatrice” spiegano dal Libero consorzio.
L’ente fa sapere che dopo il cedimento strutturale di una parte delle campate è stato necessario eseguire un piano di smontaggio controllato che ne ha accertato le carenti caratteristiche fisico-meccaniche della struttura e in particolare dei materiali originari e dei leganti.
“Esito questo- spiega l’ingegnere Grasso- oggetto di valutazione da parte della conferenza dei servizi, convocata lo scorso 17 novembre del 2021. Alla luce dei risultati ottenuti il tavolo tecnico ha deciso così, approvando il contenuto dello studio di fattibilità, di procedere con la demolizione e alla ricostruzione ex novo del viadotto”.
Durante questo arco temporale, nel quale si inserisce il blocco ammnistrativo dell’impresa, successivamente superato con la nomina di un commissario ad acta, sono state demolite le campate esistenti in quanto risultavano pericolanti. “Questa operazione ci ha permesso- specifica Grasso- di effettuare un rilievo di dettaglio sullo stato dei luoghi e di avere una migliore conoscenza dei siti fondazionali. E’ stato un lavoro di equipe che ha visto coinvolti docenti universitari, per le consulenze tecniche richieste anche dall’impresa, la Soprintendenza ai beni culturali per la scelta dei materiali, e ancora archeologi e geologi”.
La rivisitazione del progetto è stata garantita dalla copertura finanziaria originaria di 9 milioni di euro, grazie al recupero del ribasso effettuato dall’impresa.” Avrei voluto concludere il mio impegno come Commissario percorrendo con la macchina questa strada. E’ stato un progetto che abbiamo trovato già confezionato per il quale mai avrei immaginato di dover affrontare tutta una serie di problemi che non sono stati di facile soluzione, ma che non ci hanno comunque fatto desistere dall’obiettivo. Quello di superare ogni difficoltà, dalla mia parte il lavoro incessante dell’ufficio tecnico e il sostegno dei Governi regionali che si sono succeduti e della Deputazione, per dare alla Città un’opera che oltre ad essere strategica ha un legame affettivo per gli ennesi. Quest’ultimo adempimento è un altro tassello indispensabile non per sperare ma per avere la certezza che questa opera si completerà”.