Pur avendo in più occasioni illustrato i limiti di una riforma degli enti di area vasta fondata sulla sola reintroduzione dell’elezione diretta dei propri organi di governo, non ci sottraiamo dal fare un ragionamento sulle coalizioni che dovranno contendersi la presidenza del Libero consorzio comunale di Enna.
E, così come accaduto in passato, sarà il tavolo regionale incaricato di trovare l’equilibrio tra le diverse forze in campo, a cominciare dal centro-destra che guida sia il governo nazionale che quello regionale.
Una coalizione che nell’ultimo periodo ha mostrato importanti falle proprio nei due Comuni più popolati.
A Piazza Armerina, il sindaco Antonino Cammarata di Fratelli d’Italia è stato rieletto senza i voti di Forza Italia rappresentata dalla deputata Luisa Lantieri che puntava su un candidato alternativo sostenuto da Cuffaro.
A Enna la crisi politica della giunta Di Pietro ha fatto registrare la rottura tra il MPA di Colaianni e il movimento orbitante in Fratelli d’Italia, con il primo che ha preferito mantenere l’asse di governo
con Italia Viva a danno del secondo che si era speso elettoralmente per sostenere il candidato alle regionali Francesco Colianni.
In questo scenario avranno certamente da dire la Nuova Democrazia Cristiana di Cuffaro e alcuni movimenti civici che stanno monitorando lo scenario. Non sarà affatto facile ricucire questi rapporti, soprattutto in assenza di un candidato alla presidenza dotato di riconosciute competenze amministrative ed indubbia autorevolezza politica.
Se Sparta piange Atene non ride. Il centro-sinistra in provincia di Enna è tutto da inventare. Del Movimento 5 stelle non sia hanno più notizie da tempo e Italia Viva, ammesso che rimanga in detta coalizione, è presente solo a Enna.
L’unico partito organizzato e dotato di un deputato regionale (Fabio Venezia) è il Partito democratico, per il quale si registrano già numerose candidature per il consiglio provinciale e anche qualche candidatura per la presidenza.
Tra queste quella che sembra avere più credito nel partito stesso è Giuseppe Arena, già sindaco di Centuripe, docente alla Kore e tifoso del ritorno all’elezione diretta negli enti di area vasta. Al netto di outsider sponsorizzati dall’onorevole e sindaco di Taormina De Luca, sommando i voti ottenuti dalle forze politiche nelle ultime regionali, il centro-destra sarebbe in netto vantaggio ma, come la tradizione politica insegna, ogni competizione fa storia a sé.
Massimo Greco