Benedettine ed ex Mulino, al via i lavori di restauro

“La grande mole di finanziamenti che la mia amministrazione è stata in grado di recepire comincia a concretizzarsi con la firma dei contratti e l’avvio dei cantieri”.

L’appalto e l’impresa catanese

Con queste parole il sindaco di Enna, Maurizio Dipietro, commenta l’avvenuta firma, questa mattina, del contratto relativo all’intervento di restauro e recupero del complesso delle Benedettine, finanziato nell’ambito del PNRR per un importo complessivo di aggiudicazione pari a € 9.379.736,26. La ditta aggiudicataria è la “ATI SINCOL S.R.L.- CPC” con sede a San Giovanni la Punta (CT).

Immobile che rischiava di cedere

“L’immobile, che si affaccia sulla via Roma e sulla Piazza Napoleone Colajanni – spiega il sindaco Dipietro – versa da anni in condizioni di degrado, con il costante rischio di crolli irreversibili, è stato da sempre al centro dell’attenzione della mia amministrazione, che in questi anni si è impegnata nella costante ricerca di una fonte di finanziamento per il suo recupero”.

Patrimonio artistico della città

“Finalmente oggi possiamo dare il via agli interventi di restauro – conclude il primo cittadino – che sono mirati alla rifunzionalizzazione degli spazi interni e alla valorizzazione degli elementi architettonici più antichi, restituendo dopo decenni di abbandono e disinteresse, il Palazzo delle Benedettine al patrimonio artistico-monumentale della città quale fondamentale e prezioso elemento. Il tutto senza dimenticare il prezioso quanto fondamentale apporto dato dall’ufficio tecnico comunale, a cui va il nostro plauso”.

Ristrutturazione dell’ex Mulino

Sempre nella giornata di oggi è stato sottoscritto un altro contratto, relativo al finanziamento degli interventi di ristrutturazione anche per l’ex Mulino adiacente al Palazzo di città in piazza Coppola. Con un importo di aggiudicazione pari a € 2.256.518,02, finanziati dall’Unione Europea “NextGenerationEU” e aggiudicati alla ditta “IMPRESALV S.R.L.” con sede in Favara (Ag), si provvederà a rendere sicuro e fruibile il bene, da destinarsi ad attività sociali, didattiche e culturali. L’immobile verrà riqualificato per divenire uno spazio di condivisione e creatività, destinato anche a sostenere le attività del Terzo Settore.