Un fine settimana di fuoco, quello che ha interessato il distretto di Piazza Armerina, con diversi incendi che si sono susseguiti per tutta la giornata di ieri e di oggi, e che ha visto il lavoro estenuante di uomini e mezzi.
L’incendio che si è sviluppato, ieri, intorno alle 12, ha interessato contrada Ramsura e si è esteso a Montagna di Marzo, dove insiste un importante sito archeologico, e Valle Grande. Distrutta totalmente Montagna di Marzo.
Per domare le fiamme sono intervenute diverse squadre: Sab 9, 3, 4 e le autobotti 1,4,5. L’attività di spegnimento è proseguita con le squadre montanti Sab 8 di Aidone, Sab 9 Bellia, Sab 3 e 4 Enna, autobotti 1,4,5, Enna. Intervenuti anche elicotteri e canadair, che hanno effettuato numerosi lanci. Per un guasto tecnico, un elicottero avrebbe effettuato un atterraggio di emergenza vicino alla diga Olivo.
Sempre a Piazza Armerina, un altro incendio ha interessato Monte Ciccione e sul posto è intervenuta la squadra Sab 6. Contemporaneamente, si è avuto un intervento della squadra del Sab 2, a Floristella, territorio di Enna. Un’altra stagione di incendi, per mano criminale, che desta molta preoccupazione nei territori interessati e tra la popolazione.
Alla base degli incendi, la mancata prevenzione e l’impossibilità di raggiungere le vie d’accesso che rendono difficoltosi gli interventi. E’ quanto denuncia, da tempo, il segretario provinciale di Sifus Confail Enna Domenico Raimondi. ”Sono molto preoccupato – afferma Raimondi- per lo stato attuale delle cose, purtroppo c’è una classe politica sorda e cieca che ci governa, che non vuole comprendere che bisogna intervenire prima. Mi domando a cosa serva ogni anno il piano antincendio quando nel territorio non si fa prevenzione”. Raimondi reclama fatti concreti, non belle parole.
“Il governatore della Sicilia – sottolinea Raimondi- ringrazia tutti gli uomini e donne del corpo forestale per il lavoro, in situazioni estreme, che stanno facendo, ma la nostra segreteria provinciale chiede a tutti i politici che invece delle parole servono i fatti: occorre dare dignità ad una categoria che, da mezzo secolo, è di precari”. Preoccupazione per il territorio abbandonato a se stesso.
“Basta farsi una passeggiata in contrada Bellia, territorio del comune di Piazza Armerina e verso il mattatoio: si capisce ancora una volta che non si amano i boschi. Anche in territorio di Aidone si nota un abbandono totale di alcune zone. Non vedo nemmeno molta manutenzione; dentro la villa comunale, sopra e sotto, noto scarsa pulizia, per non parlare dei ruderi del Castello, ancora una volta, abbandonato. La mano criminale distrugge il nostro patrimonio boschivo mal gestito dalla politica”-conclude Raimondi. Mentre scriviamo, giunge notizia di un vasto incendio che da ore divampa a Floristella, e di un incendio a Piazza Vecchia, mentre l’incendio di Ramsura, Montagna di Marzo e Valle Grande non è stato ancora spento. Al momento, sono andati in fumo più di 200 ettari di superfice boschiva”.
Angela Rita Palermo