Donna uccisa, ex marito in carcere, Troina sotto shock, “annullati tutti gli eventi”

E’ sotto shock Troina per l’omicidio di Mariella Marino, 56 anni, uccisa da Maurizio Impellizzeri, 59 anni, con 3 colpi di pistola calibro 7,65.

Ex marito in carcere

L’uomo, dopo che ieri pomeriggio era stato prelevato nella sua abitazione per essere condotto nella caserma dei carabinieri è stato successivamente trasferito in carcere, in attesa dell’udienza di convalida della misura cautelare.

L’interrogatorio in caserma

L’imprenditore è stato interrogato a lungo dai carabinieri e dal pm e non è chiaro se abbia fornito una confessione piena su quanto accaduto, di certo tra testimoni e telecamere la situazione nei suoi riguardi non è certo semplice. E poi gli servirà un nuovo avvocato, considerato che il suo legale ha deciso di rinunciare al mandato.

La donna lavorava nelle pulizie

Mariella Marino, 56 anni, madre di due figli, lavorava come signora delle pulizie. Un anno fa, dopo una vita di sopportazioni, aveva deciso di lasciare il marito che evidentemente non si era rassegnato all’idea di perdere la moglie. La donna lo aveva denunciato in autunno per “atti persecutori” ed aveva patteggiato una condanna a 8 mesi

Troina sotto shock

Incredulità e sgomento tra gli abitanti del paese, che conoscevano entrambe i protagonisti del
storia, e che conservano un bel ricordo di Mariella, “sempre sorridente nonostante tutte le difficoltà”.
“Si è consumato un terribile crimine a Troina, ha affermato il sindaco di Troina, Alfio Giachino, un
femminicidio che ha profondamente sconvolto la nostra città. L’intera comunità si stringe al dolore
della famiglia”. Annullati tutti gli eventi settimanali dell’estate troinese.

“Ennesimo femminicidio in Sicilia” denuncia Pd

” Desta in noi grande rabbia l’ennesimo femminicidio compiuto in Sicilia, a Troina in provincia di Enna. Siamo sgomenti di fronte al gesto violento di un uomo nei confronti della sua ex moglie uccisa a colpi di pistola. Non si conoscono a fondo i motivi ma colpisce che la donna lo avesse denunciato per atti persecutori e nonostante una condanna non fosse detenuto ed era persino sotto controllo da parte delle forze dell’ordine. Ci stringiamo ai familiari della vittima e auspichiamo, ancora una volta, più attenzione da parte della magistratura e delle forze dell’ordine, il cui impegno è innegabile, di fronte ai primi campanelli di allarme, aumentando la sensibilità nei confronti di donne che chiedono aiuto”. Lo dichiarano il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, il deputato regionale Fabio Venezia e la segretaria provinciale del PD, katia Rapè.


Sandra La Fico