Ha detto di essere innocente don Giuseppe Rugolo, il sacerdote finito sotto processo accusato di violenza sessuale ai danni di minori.
Nel corso della sue testimonianza, l’imputato ha portato in aula delle tracce audio del vescovo di Piazza Armerina, Rosario Gisana, registrato a sua insaputa, per scagionarsi dalla ricostruzione della Procura. “Caro Giuseppe per te ci sono tutti i presupposti per diventare Santo” è il contenuto ascoltato durante l’udienza. Frase che, secondo la tesi del sacerdote, proverebbe la limpidezza nei suoi comportamenti.
Rugolo, durante la stessa udienza, si è difeso dicendo che, le migliaia di frame e fotografie a sfondo sessuale, che ritraggono anche giovanissimi, archiviate nel suo computer, sarebbero state frutto di una sorta di test, a cui autonomamente si sarebbe voluto sottoporre, per provare a capire se stesso.
“Le pagine si aprivano da sole e anche quando provavo a chiuderle non ci riuscivo” ha spiegato don Rugolo, facendo capire che non avrebbe avuto dimestichezza nella gestione dei supporti informatici. Il sacerdote ha risposto prima alle domande della parte civile, della difesa e a quelle del Pm Stefania Leonte e del presidente Pitarresi.
La sentenza è prevista a novembre ma da parte della difesa del sacerdote filtra ottimismo sull’esito del processo.