Slitta la seduta del Consiglio comunale con diversi importanti punti all’ordine del giorno: primi fra tutti la mozione di sfiducia al presidente del consiglio Enrico Scozzarella e l’elezione del nuovo vice presidente.
Un grave lutto familiare stamane, ha colpito uno dei 7 firmatari, Carlo Biuso che ha perso il suocero. Pertanto gli stessi per senso di rispetto nei confronti del collega hanno inviato una pec al presidente Scozzarella invitandolo a rinviare la seduta che è stata aggiornata a martedì 18 luglio alle ore 18.
“Abbiamo ritenuto, insieme ai colleghi, rispettoso chiedere il rinvio del Consiglio Comunale convocato per oggi pomeriggio, visto il lutto che ha colpito il consigliere Carlo Biuso al quale va il mio più sincero abbraccio di vicinanza” spiega il consigliere Angelo Bruno
Il consigliere, in merito alla nuova data per la discussione in aula, lancia una stoccata al presidente del Consiglio.
“La scelta della data e dell’ora è ancora una volta lasciata alla sola – dice Bruno – e arbitraria decisione del Presidente del Consiglio Comunale. Nonostante la nostra formale richiesta di optare per una scelta condivisa da tutti. È evidente ormai che il senso della democrazia, del rispetto e del garbo istituzionale sono stati persi completamente da una figura che non riesce più a garantire imparzialità e prestigio”
Nelle ore scorse, prima che la seduta slittasse, la consigliera della Democrazia Cristiana Filippa Greco si era espressa a nome del suo partito per le dimissioni del presidente, indipendentemente dal dibattito in aula.
“Ci stupisca e rassegni autonomamente le dimissioni dal suo incarico istituzionale”, afferma la consigliera- senza mezzi termini, spiegando i motivi che hanno indotto lei e 6 suoi colleghi a questa drastica decisione. “La mozione che 7 consiglieri hanno depositato potrebbe far discutere (come fa discutere) nella forma, potrebbe far discutere nelle argomentazioni, potrebbe far discutere per moltissime cose. Ma su una sola cosa non lascia dubbi: è venuto meno quel rapporto di fiducia che la sua figura dovrebbe rappresentare per tutto il Consiglio Comunale. E questo sarebbe marginale se l’atto fosse stato firmato esclusivamente dai consiglieri di minoranza; sarebbe stato esclusivamente un atto politico. Ma così non è”.
Rino Caltagirone