Buone notizie dalla Regione sul trasporto con i bus delle aziende private convenzionate per garantire la mobilità dei siciliani ed in questo caso dell’utenza ennese.
Al termine di un incontro avvenuto a Palermo, l’assessore delle Infrastrutture e dei Trasporti, Alessandro Aricò ha confermato gli attuali servizi minimi ma secondo quanto fa sapere Antonio Graffagnini, presidente di Anav Sicilia, l’amministrazione regionale potrebbe ampliare le tratte.
Una ipotesi che si fonda soprattutto sulla debolezza della trasporto ferroviario, tra i peggiori in Italia, incapace di consentire gli spostamenti dentro l’isola e dentro lo stesso territorio ennese, o da questo ad un’altra provincia siciliana.
“La definizione dei servizi minimi – spiega Graffagnini – è un aspetto preliminare all’indizione delle gare sulle varie tratte stradali. Abbiamo ritenuto interessante e meritevole di attenzione la proposta dell’amministrazione regionale che riconosce come servizi minimi quelli attuali. E non è escluso – sottolinea il presidente di Anav Sicilia – che questi possano aumentare ed essere potenziati per andare incontro alle esigenze di mobilità e alle istanze della collettività, che chiede efficienza dei trasporti, considerato il fatto che il trasporto su rotaia in Sicilia non è ancora sufficientemente competitivo”.
C’è, però, un altro problema, per nulla irrilevante: i mancati pagamenti da parte della Regione alle aziende di trasporto convenzionate, come denunciato dallo stesso presidente di Anav Sicilia.
Nonostante siano disponibili le risorse finanziarie, l’amministrazione regionale non paga quanto dovuto alle aziende di trasporto che svolgono servizio urbano ed extraurbano, tutte le aziende a prescindere dalle dimensioni rischiano di fermarsi e di conseguenza di bloccare i servizi”.
Graffagnini sottolinea che “gli arretrati vantati dalle aziende ammontano a circa 100 milioni tra oneri per rinnovi contrattuali e corrispettivi relativi ai crediti degli anni precedenti. La Regione ha i soldi, tra fondi propri e trasferimenti dello Stato ma non li eroga. Purtroppo, siamo rimasti imbrigliati nelle maglie della burocrazia, per questa ragione facciamo appello al presidente della Regione Schifani e all’assessore ai Trasporti Aricò perché le somme possano essere al più presto sbloccate”.