Comune, FdI contro sindaco, “si dimetta e si ricandidi con Mpa e Iv”
Enna-Politica - 30/06/2023
“Dipietro si dimetta subito, senza ulteriori infingimenti e si ricandidi con la sua nuova Giunta tutta centrista, targata MPA ed IV, assai lontana da quella coalizione che allora lo volle candidato prima e sindaco dopo”. Lo afferma, in una nota, il circolo territoriale di Fratelli d’Italia che contesta il rimpasto dei giorni scorsi operato da Dipietro, accusato di aver tradito il patto elettorale del 2020 e di aver varato un’amministrazione centrista, con al centro Mpa e Iv.
Senza maggioranza in aula
Nell’analisi articolata, gli esponenti di FdI accusano Dipietro di aver compiuto una mossa “al ribasso”, capace di fargli perdere “la maggioranza consiliare”.
Inoltre, il sindaco “non ossequia il mandato elettorale anzi lo tradisce; mortifica la componente femminile che viceversa questa volta sarebbe stata l’occasione per impinguare in qualità e quantità”.
Ed ancora, “rappresenta un indegno ribaltone tra l’altro anche numericamente perdente ed improduttivo così come confermato dalla prima sonora batosta sulle variazioni di bilancio presa ieri dove le sue forze consiliari si sono dimostrate allo sbando più totale”.
“In giunta gente che non ha votato contro Dipietro”
FdI ritiene che l’operazione politica decisa dal sindaco ha avuto il merito di mettere nella giunta “gente che ha cercato, da candidato non eletto al Consiglio, i voti contro di lei; gente che nella vita non ha mai avuto un ruolo né sociale nè professionale” prosegue la nota di FdI.
“Sindaco eletto dal Centrodestra”
Nella lettera aperta, FdI rivendica il sostegno del Centrodestra per l’elezione di Dipietro. “Lei si è potuto adesso mantenere civico, lei che proveniva, così come da lei ribadito in aula, dalla tradizione del socialismo liberale, solo grazie al centrodestra che allora, spogliandosi dei propri simboli, la candidò; non la candidò il PD dal quale proveniva e nel quale aveva ricoperto autorevoli ruoli politici e consiliari; la candidò quel centrodestra che da sempre ha rappresentato il primo socio fondatore della sua elezione e che lei oggi inspiegabilmente emargina”.