Sperlinga. Ieri vi abbiamo notiziato di Nicosia e Gangi che lasciavano la Triplice Alleanza dicendo che sì, può questa essere considerata una vittoria, ma ad oggi è semplicemente una vittoria di Pirro perché se anche Sperlinga non si ritira dall’accordo abbiamo ancora uno tra i tre maggiori “membri” dell’Alleanza dentro e quindi l’obbrobrioso hub logistico-militare che vincolerebbe il nostro territorio per trent’anni potrebbe farsi lo stesso. Ma da Sperlinga, purtroppo, è di questi minuti la notizia che non si intende fare un passo indietro. Quindi c’è ben poco da festeggiare. Perché, nonostante gli altri due Comuni si siano fatti da parte, non è che la costruzione dell’Hub porterebbe conseguenze solo a Sperlinga. I danni, i rumori, tutte le problematicità non conoscono confini tra comuni e alla fine ci troveremmo lo stesso in una situazione di disagio proprio sotto casa. Da più parti si chiede al Sindaco Cuccì un gesto di alta responsabilità, anche perché è rimasto l’unico a non esprimersi in maniera diversa ed è palese che la popolazione è contraria, basti pensare al dietrofront fatto dagli altri due Sindaci perché loro stessi hanno dichiarato di aver ascoltato il popolo (vabbè, sorvoliamo sul fatto che poteva essere reso partecipe prima) e quale differenza può esserci tra il Nicosiano, il Gangitano e lo Sperlinghese? Non siamo tutti fratelli di questo meraviglioso entroterra? Non condividiamo gli stessi monti, lo stesso verde, la stessa quiete, la stessa pace, la stessa terra? Perché rovinare tutto questo in nome di un ipotetico beneficio all’economia locale che, basta fare una ricerca su Google, è pressoché nullo ma enormi sono i disagi creati da quest’hub. Sindaco Cuccì: ci ripensi anche lei! Non è vergognoso fare un passo indietro, tutt’altro: può essere un gesto nobile, di grande intelligenza e acume politico. Nella storia le più grandi tragedie si sono consumate per essersi arroccati nei castelli come nei bunker. Ma sappiamo bene che questo non è il suo stile e sappiamo bene che, soppesando tutte le variabili in gioco, Lei come Sindaco, buon padre di famiglia di un territorio, saprà ascoltare la voce di questi figli che urlano preoccupati NO all’hub e quindi saggiamente togliere anche lei quella firma.
Intanto notiziamo che i consiglieri comunali di Sperlinga Giuseppe Mario Castello, Maria Di Pietro e Michele Guglielmo hanno chiesto formalmente al Sindaco Cuccì di revocare la delibera che portò a quella firma dell’8 maggio, giorno non di festa ma di vergogna. Il vero giorno di festa non è quando suonano ma quando tacciono le armi.
Alain Calò
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È la fine della Democrazia! (disse chi ha contribuito a farla finire)