La libertà è partecipazione, è pluralità, è rispetto. La libertà e la democrazia non è la creazione compiacente di monopoli del pensiero unico e dell’informazione, ma diversificazione dell’uno e dell’altro. Chi parla di fine della democrazia non può essere credibile facendolo solo ai microfoni compiacenti ed evitare tutti gli altri. Ancor di più, facendo un esempio nel commercio, è palese che il commercio online sia molto più accattivante, ma se qualcuno si sente difensore della propria comunità cercherà di comprare locale. Similmente così, chi si sente difensore della libertà non andrà solo dai compiacenti ma andrà a difendere la propria idea anche dagli altri. Altrimenti è una non idea, un non pensiero, l’ipocrisia per eccellenza.
Non fidatevi di chi grida alla fine della democrazia e chi grida alla fine della libertà travestiti da chi vuole fare i vostri interessi. Vi stanno ingannando, vi stanno portando nella spirale del pensiero unico, dell’organo unico di propaganda. Ed è con la paura della fine di democrazia e libertà che cercano di assurgere a eroi, che vi faranno perdere veramente la democrazia e la libertà. Partecipate, invece, ai dibattiti, dividetevi nella dialettica, create nuovi spazi online che ridimensionino certi Moloch. Insomma: abbiate il coraggio di essere liberi! Perché a essere liberi ci vuole coraggio, bisogna essere consci che vi prenderanno per pazzi, vi ignoreranno, preferiranno parlare con altri, con il gregge ipocrita e i loro pastori. È difficile essere liberi, perché la libertà non ci può essere tolta dagli altri se i primi noi ci impegniamo a difendere la nostra libertà. Altrimenti è molto più facile un pavido piagnisteo della libertà e democrazia negata. Sempre più facile dare la colpa agli altri delle proprie responsabilità.
Alain Calò