“Aprile non ti scoprire il fianco ovest”
“Maggio non ti fidare, il nemico ci osserva”
“Giugno fai come ti pare… rompete le righe”
“Luglio, col bene che ti voglio, vedrai non finirà… l’invasione”
“Agosto, commilitone mio non ti conosco”
“Di settembre la notte col dì contende su un campo minato”
“Ottobre piovoso, campo di bombe prosperoso”
E se è vero che tutti pensano all’entrata economica per bar e ristoranti e della scuola col sempiterno “libro e moschetto studente perfetto”, nessuno però pensa alla prosperità delle poste che si vedranno subissate dalle tante lettere d’amore dai surdati ‘nnamurati, che nelle notti uggiose della Triplice Alleanza scriveranno “Staje luntano da sto core, a te volo cu ‘o penziere, niente voglio e niente spero ca tenerte sempe a fianco a me” e mentre tutti poi gridano “Oi vita oi vita mia” si vedranno risposti “ma per sette mesi devi stare a Nicosia!” ma “sette mesi sono lunghi da passare quando il soldato stuzzica il tuo cuore, ti prego generale me ne voglio andare, non ce la fo più di aspettare”.
E comunque tutto ciò ci ha mostrato che in questi giorni “si discuteva dei problemi dello Stato, si andò a finire sul poligono legalizzato, in quel Consiglio pareva quasi il parlamento, eran in quindici ma mi parevan cento. Lui che diceva “bè ragazzi andiamo piano, lo sparo non è stato mai un partito sano”, ma il più militarista gli rispose un po’ stonato e in comizietto lui polemizzò così: “Che bello! Due soldati, una mitraglia e un hub logistico militare, e tre comuni giusti che ci stan e tutto il resto dite che importanza ha”?”
E vabbè, questa, amici miei, è una storia “pittoresca”, che puoi cambiarci i personaggi ma… quanta politica ci puoi trova’!
Alain Calò