Ricerca di archeologi inglesi su Troina del terzo millennio a.C.
Troina - 03/05/2023
Prima di andar via da Troina per ritornare in Inghilterra con il loro gruppo di archeologi di preistoria, Simon Stoddart (Università di Cambridge) e Caroline Malone (Università di Belfast) hanno illustrato al sindaco Fabio Venezia nel palazzo municipale i risultati dello scavo che hanno fatto in contrada Pietra Lunga dal 3 al 27 aprile.
Hanno riportato alla luce reperti (utensili in pietra e ossa di animali) che fanno di quest’area un sito di notevole interesse per gli studiosi di preistoria. Doveva esserci, nel terzo millennio a. C., un piccolo villaggio di una trentina di persone dedite prevalentemente all’allevamento di capre e pecore e alla lavorazione del latte per farne formaggio. La zona originariamente era boscata. Per fare posto al pascolo per ovini e caprini, gli allevatori di cinque mila anni fa tagliarono gli alberi. Si dedicavano anche alla caccia come fanno pensare frammenti di ossa di cervi. L’area studiata dagli archeologi è un pendio non molto ripido. Il villaggio era situato nella parte più alta del pendio, ma i reperti sono strati rinvenuti più in basso dove sono stati spinti dallo scivolamento a valle del terreno. Gli archeologi hanno dovuto scavare fino a tre metri per riportarli alla luce. Tra gli utensili ritrovati ce ne sono di ossidiana nera e di pietra lavica. Questo fa pensare che gli abitanti del villaggio non vivessero isolati, ma avessero dei contatti e scambi con popolazioni che abitavano a ridosso dell’Etna e alle Isole Eolie.
Quello di contrada Pietra Lunga non era il solo villaggio allora esistente nel territorio troinese. Ce n’erano altri, che attendono di essere studiati. Nella seconda metà degli anni ’90 del secolo scorso, sempre il gruppo di archeologi di Stoddart e Malone, ne ha individuato le tracce di un altro in contrada Scarvi risalente a 3500 anni a.C. Due sono i tratti caratteristici di questo gruppo di archeologi di preistoria, che hanno a che fare con la sua composizione: multidisciplinare e multinazionale.
Silvano Privitera