Pietraperzia. Nel corso di un incidente probatorio, il consulente del gip ha depositato le sue conclusioni, che portano alla conclusione che la donna sia affetta da parziale incapacità, la deposizione a cura del consulente psichiatra Antonino Petralia, dell’università di Catania, incaricato dal gip di Enna di accertare le condizioni psichiatriche di Laura Di Dio, 32 anni, che lo scorso 4 febbraio ha ucciso a coltellate la suocera e Pietraperzia. La richiesta di incidente probatorio sulle condizioni psichiche e psichiatriche della giovane donna, madre di due bambini, era stata avanzata dal difensore, Salvatore Timpanaro, al quale ora è subentrato l’avvocato Gaetano Giunta del Foro di Catania.
La difesa, con il consulente di parte, lo psichiatra Rino Bruno, punta all’incapacità di intendere e volere e a quella di stare in giudizio della Di Dio.
La donna era andata a casa della suocera, distante poche decine di metri da casa sua e l’avrebbe aggredita in cucina con più fendenti. Secondo la difesa la donna era già stata sottoposta a visita psichiatrica un anno prima e il medico, rilevato la patologia, aveva prescritto una cura che Laura Di Dio però si sarebbe rifiutata di fare. L’incidente probatorio proseguirà, il prossimo 14 aprile.