Nella provincia di Enna è nota Nicosia per essere il “Paese dei Due Cristi” dove i Due Cristi rappresentano i due Crocifissi dei due quartieri storicamente rivali, Mariani e Nicoleti, che durante la processione del Venerdì Santo, uscivano ambedue le statue e, quando si incontravano, da buoni cristiani se le davano come Dio comanda! Fu il vescovo del tempo (anni ’50 del secolo scorso) a dividere le due processioni in due date diverse.
Enna, per distinguersi sempre dal resto dei comuni della provincia, risponde con un bel “non c’è due senza tre” e se a Nicosia vi sono i Due Cristi, a Enna vi sono “tre scecchi” (o meglio, un asino e due scecchi). Ebbene sì: la processione della Domenica delle Palme ha visto in contemporanea tra Enna alta (due) ed Enna bassa (una) ben tre divisioni (alla faccia del clero, e quindi popolazione, unito!). Il primo asino – ovvero la prima Processione – è quello tradizionale ed ufficiale che parte da Papardura (vedi foto in altro). I confrati della Passione rievocano l’entrata di Gesù a Gerusalemme e uno di essi, che impersona Cristo, monta su un asinello accompagnato dai dodici apostoli in costume mediorientale che lo precedono portando dei lunghi rami di palma.
Qualche anno addietro il Parroco di Enna bassa decise di stravolgere la tradizione (eh che diamine! Vento di novità gelese sulla chiesa ennese!) e crearsi la processione tutta sua con un secondo asinello ad Enna Bassa.
E se lo “scisma dell’asinello” non bastava, ecco arrivare la notizia che non c’è due senza tre, dato che l’altro parroco anche lui gelese (per carità si tiene a precisare di non avere nulla da dire a tutti i gelesi!) avuto in mente una terza celebrazione nella parrocchia sita nel centro ennese, partendo dalla chiesa del Cuore di Gesù (vedi foto odierna).
Si domandano tutti: finalmente potremmo cantare “siamo rimasti in tre: tre processioni e tre somari sulla strada longa longa di Enna”!
Sig. Vicario Foraneo le tradizioni ennesi non si possono stravolgere, e non si possono avere nello stesso momentaneo momento tre processioni. A tal proposito, ci piacerebbe sapere cosa ne pensa il Collegio dei Rettori dei Riti della Settimana Santa Ennese.
Giuseppe Primavera – direttore ViviEnna