Nicosia. Sono state protocollate oggi le dimissioni dalla carica di primo cittadino di Luigi Bonelli. Queste nascono dopo i recentissimi fatti che hanno condotto ieri ad uno strappo in consiglio comunale e la conseguente fine della maggioranza a sostegno di Bonelli. Si apre, certamente, adesso un nuovo scenario per la politica nicosiana, soprattutto alla luce del fatto che dal 2015 il Comune era guidato da Luigi Bonelli e nel 2020 era stato rieletto con circa il 75% dei consensi. Ha sicuramente pesato negli ultimi mesi il risultato non certo ottimale alle Regionali in cui l’Amministrazione si era quasi tutta compattata sul nome del vice-sindaco Anna Maria Gemmellaro ma che già registrava qualche scricchiolio alla luce della candidatura alle stesse elezioni di un assessore della giunta e il sostegno, da parte di alcuni consiglieri, poi costituitisi in un altro gruppo, ad un’altra compagine politica. La giornata di ieri ha certamente rappresentato la goccia che ha fatto traboccare il vaso con l’elezione di Maria Letizia D’Amico a presidente del Consiglio Comunale nonostante la maggioranza avesse indicato Maria Di Costa. Su questa elezione gli animi sono stati tesissimi, ma certamente, aldilà di tutto, è da segnalare che, come dichiarato da Bonelli stesso (e non ha ricevuto smentita), i consiglieri “ribelli” fino ad un quarto d’ora prima erano d’accordo sul nome della Di Costa e poi hanno consumato il tradimento, non dando certamente un bell’esempio di coerenza e coraggio. Adesso alla storia si consegna l’era Bonelli.
La speranza è che, anche alla luce del brutto esempio di ieri, si rinnovi profondamente il Consiglio Comunale, conservando le eccellenze e quanti si sono distinti in questi anni (inutile fare nomi perché sono sotto la luce del sole), e depurarlo con l’arma del voto da chi ha tirato a campare semplicemente scaldando lo scranno e da chi non ha avuto il coraggio di parlare preferendo fare il “franco tiratore”. Chi deve rappresentare Nicosia e i Nicosiani devono essere persone che hanno coraggio e coerenza. Persone senza macchia alcuna a livello giudiziario, che sappiano ascoltare le persone e che non guardino il proprio “particulare” ma sappiano essere servitori della popolazione.
Alain Calò
ndr: ma c’è già chi scommette che entro i prossimi 20 giorni li ritirerà