Così in una nota l’on. Angela Raffa sui social:
«Sapete che io giro spesso per i comuni della mia terra (meno di quanto vorrei soprattutto questi mesi che sono stata quasi sempre a Roma). Ecco quando mi trovo dalle parti della strada statale 120 (strada dell’Etna e delle Madonie), in particolare il tratto verso il comune di Cesarò andando in direzione della provincia di Enna… come spiegarvi. Avete presente una strada dissestata?… Scordatevela, perché non ci siete nemmeno vicini. Come quando uno scotola la tovaglia e si creano le gobbe, però effetto parabolica con una torsione della strada pure laterale come nei circuiti da gara. Oppure gli scalini, veri e propri scalini per tutta la larghezza della carreggiata, così è impossibile evitarli. E questa descrizione è una grande sottovalutazione della reale situazione.
Così oggi ho depositato un’interrogazione. Volevo chiedere se per caso qualche direttore generale del Ministero o dell’Anas avesse parenti meccanici o gommisti lungo questa strada statale, oppure titolari di una concessionaria di fuoristrada (unico mezzo con cui possono girare gli abitanti della zona).
Magari sono nel business dei segnali stradali: ne ho contati almeno cinquanta per segnalare i vari passi dissestati con limite 30 km/h. Si risparmiava a metterne uno solo all’inizio per tutta la strada ed era sostanzialmente lo stesso.
Volevo pure suggerire che si poteva vendere il progetto della strada come è, alla Disneyland come percorso per la loro prossima attrazione delle montagne russe nei loro parchi giochi: manca il giro della morte, ma il resto c’è tutto.
Purtroppo i tecnici e gli uffici mi hanno detto che non si poteva perché era irrispettoso ed illegittimo, così ne ho presentato una normale. Però resto della mia opinione che qui l’unica cosa veramente irrispettosa ed illegittima è lo stato pietoso in cui Anas (per le statali) e la Regione (per le provinciali) lasciano le strade che siamo costretti a percorrere (e dire che quando eravamo al Governo abbiamo pure stanziato soldi extra per la manutenzione).»
Testo interrogazione depositata in data 05-01-2022:
Al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti – Per sapere – premesso che:
la strada statale 120 dell’Etna e delle Madonie (SS 120) è una strada statale che si trova in Sicilia e muove dalla strada statale 113 Settentrionale Sicula per giungere allo svincolo autostradale di Fiumefreddo di Sicilia ed è una delle principali strade della regione e serve un’amplissima area dell’entroterra siciliano, compresa nelle province di Palermo, Enna, Messina e Catania;
in particolare il tratto ricompreso tra i comuni di Cesarò e Troina della citata SS 120 versa in uno stato pessimo, con numerosi tratti in cui la strada è completamente dissestata per l’intera larghezza della sede stradale di entrambe le corsie di marcia, in alcuni punti si sono creati dei veri e propri scalini dove le macchine rischiano di danneggiarsi nonostante li si percorra a passo d’uomo;
in particolare i tratti alcune centinaia di metri prima e dopo il ponte ‘Mannera Vecchia’, presentano dissesti importanti e molto pericolosi per l’incolumità di chi li percorre;
da mesi non appare essere stato posto in essere alcun intervento, se non l’apposizione di segnali stradali temporanei per imporre il limite di velocità di 30km per numerosi diversi tratti della SS 120-:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto descritto in premessa e se intenda attivarsi, per quanto di competenza, anche nell’ambito dei contratti in essere con Anas Spa, e dei suoi poteri di indirizzo e controllo, affinché sia ripristinato lo stato di normale percorribilità della Strada Statale 120.