Sulla vicenda giudiziaria che ha coinvolto un nutrito gruppo di persone arrestate, tra le quali un funzionario dell’Azienda Sanitaria di Enna che ricopriva l’incarico di rappresentante sindacale, prende posizione il segretario generale della Cgil di Enna, Antonio Malaguarnera, senza che voglia entrare nel merito delle pesanti accuse e nel rispetto del lavoro che sta facendo la magistratura. Malaguarnera ha dichiarato di volersi “complimentare con le forze dell’ordine e, nello specifico, con la Guardia di Finanza che ha condotto e portato avanti le indagini”. Ha voluto inoltre “evidenziare e sottolineare come il rischio corruzione sia sempre presente e a portata di mano, o meglio a portata di tasca, e come faccia sempre gola alla criminalità organizzata sempre pronta ad agire”. La corruzione in Italia è un fenomeno molto diffuso e dalle radici profonde, che investe politica, pubblica amministrazione e società civile. Malaguarnera ricorda che “già qualche mese fa, in uno studio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), Enna era risalita negativamente alla ribalta, conquistando, sulla base di alcuni precisi parametri, il primo posto nella classifica della corruzione”. La vicenda giudiziaria nella quale è coinvolto il funzionario dell’ASP di Enna sta lì a dimostrare che quella classifica dell’ANAC fotografa una realtà di fatto. Malaguarnera, per l’immediato futuro, manifesta una preoccupazione e lancia un appello. “Saranno tanti i finanziamenti pubblici che da qui a non molto arriveranno ed interesseranno il nostro territorio, nella sanità e in tanti altri settori”, avverte Malaguarnera. Questi flussi di risorse attireranno gli appetiti e gli interessi della criminalità organizzata, che cercherà in tutti i modi di infiltrarsi nella politica e nella pubblica amministrazione. Per scongiurare che questo accada, Malaguarnera ritiene necessario “essere vigili e fare le sentinelle, ognuno per il proprio ruolo e per le proprie competenze”. Per Malaguarnera l’imperativo è “non dare spazio e vantaggio alla criminalità organizzata, sempre pronta ad agire”. Fare da argine alle infiltrazioni della criminalità organizzata e alla corruzione è il solo modo con il quale il segretario provinciale della Cgil ritiene che “potremo permettere a questo nostro territorio di rialzarsi e soprattutto svilupparsi”.
Silvano Privitera