All’ex sindaco è contestata l’ipotesi di avere accettato voti in vista della sua nuova candidatura a sindaco del comune ennese, in occasione delle elezioni amministrative del 2021 “manifestando disponibilità a facilitare l’assunzione di soggetti d’interesse dell’organizzazione mafiosa all’interno della Ati che si era aggiudicata l’appalto per la gestione dei rifiuti solidi urbani” a Barrafranca.L’ex sindaco, sempre secondo l’accusa, avrebbe dato disponibilità a rilasciare in favore di Bevilacqua una certificazione da produrre al Tribunale di Sorveglianza di Catania che gli consentisse di essere trasferito nella cittadina. Bevilacqua ex avvocato penalista ed esponete politico della Dc, nel 2000 era stato nominato capo provinciale di Cosa nostra da Bernardo Provenzano. Condannato all’ergastolo come mandante di un omicidio, circa 5 anni fa aveva ottenuto gli arresti domiciliari per motivi di salute, nonostante stesse scontando la condanna in regime di 41 bis. Accardi ha sempre respinto le accuse.
La notizia della sua iscrizione sul registro degli indagati è nota sin dal giorno dell’operazione “Ultra”, ma è solo adesso emerge l’ipotesi di reato contestata dalla Dda nissena. Gli indagati sono in tutto 9 tra i quali Bevilacqua.
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Barrafranca: lettera aperta alla Comunità barrese dal Sindaco Fabio Accardi
Operazione ‘Ultra’. Barrafranca: il sindaco Fabio Accardi indagato per corruzione con l’aggravante mafiosa